MOLFETTA - Sul concerto di Patti Smith a Molfetta (foto di Giulio Pisani), proponiamo alcune riflessioni di un lettore sull’assenza di un assessorato alla cultura, sulla manifestazione di protesta, sulle iniziative politiche collegate, ma anche sulla sporcizia, sul traffico in governato da pochi vigili urbani senza comandante.
Ecco la lettera a “Quindici”:
«Carissima redazione di Quindici, so quanto abbiate a cuore i problemi della città di Molfetta e quanto siate sempre sulla notizia, soprattutto per la cronaca.
Volevo segnalarvi quanto accaduto la sera del concerto di Patti Smith, con un mio personale commento. Innanzitutto la protesta culturale (diciamo così). Corretta e per certi versi auspicabile perché dimostra che una parte di Molfetta inizia a muoversi contro il potere costituito.
A me non interessano le motivazioni politiche di fondo (alla fine, la nascita così improvvisa di un movimento di questo genere mi lascia molto perplesso: perché proprio in questa occasione? Da chi è stato ispirato il movimento, forse da qualche riciclato politico? Possiamo dire che fosse anche strumentale? Proprio a ridosso della interpellanza di Rifondazione e di qualche altro dubbio e manicheo personaggio di Molfetta?), ma quelle culturali e sociali: l’assenza di una cultura a Molfetta e di un assessorato alla cultura.
Lasciamo stare le varie deleghe a fondazioni, associazioni e gruppi vari, perché almeno nonostante tutto lasciano a Molfetta qualcosa di importante. Altro, credo, è puramente strumentale, anzi non dimentichiamo che già in altri concerti di Patty Smith sono accadute le stesse cose, quindi non si è trattata a Molfetta di una iniziativa unica. Beh, proprio una canzone della cantante ha il titolo “People have the power”.
Inoltre, invece di protestare così, con queste modalità, perché la protesta vera non la si porta in consiglio comunale, non come quanto fatto nell’ultimo consiglio dall’opposizione? Si predica bene, si razzola malissimo.
A chiunque l’abbia organizzata: così fate il gioco di Azzollini e dei suoi uomini di “sinistra”. A buon intenditor poche parole.
Poi, il traffico veicolare impazzito e ingovernato dai vigili urbani. Quindi, sarebbe ora anche di risolvere questa situazione.
E infine la sporcizia. Non è bel biglietto da visita per Molfetta, ma noi molfettesi (tra questi pure io) siamo degli incivili e ogni giorno ce ne rendiamo conto in ogni angolo della città. Spero vogliate accogliere questo mio commento.
Lavoriamo insieme per la città. Grazie Quindici».
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