MOLFETTA – Come annunciato da “Quindici” con le foto, questa mattina, c’è stata una vasta operazione, dei carabinieri, denominata "Piazza Pulita", contro il commercio abusivo di frutta (nella cartina, l'ubicazione degli obiettivi).
Oltre 100 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, della Compagnia di Molfetta, con il rinforzo di personale dell’11° Btg. Puglia, del N.A.S. e di un elicottero del 6° Elinucleo del capoluogo pugliese, hanno eseguito 29 ordinanze di sequestro preventivo di beni, emesse il 26 maggio 2010 dal Gip del Tribunale di Trani, Dott. Roberto Oliveri del Castillo. Le indagini, coordinate dal Sost. Proc. Dott. Giuseppe Maralfa, hanno consentito di ritenere 28 negozianti di frutta e verdura, tutti molfettesi, di cui 9 ambulanti, 18 in sede fissa, ed uno titolare di entrambi i tipi di esercizio, responsabili, a vario titolo, del reato di “invasione di terreni o edifici” (art. 633 c.p.). Gli stessi dal mese di gennaio 2010 ad oggi, continuativamente e anche in orario notturno, hanno invaso abusivamente porzioni di strade, marciapiedi e piazze di Molfetta per l’esposizione delle merci, in palese violazione delle autorizzazioni loro concesse o in totale assenza di licenze.
L’attività, avviata nello scorso mese di dicembre, è stata svolta attraverso numerosi servizi di osservazione e ripresa fotografica consentendo quindi di documentare 5 diverse tipologie di condotte illecite:
1.
Negozianti che occupavano il suolo pubblico senza essere mai stati autorizzati solo durante gli orari di apertura;
2. Negozianti che occupavano il suolo pubblico senza essere mai stati autorizzati anche durante la chiusura notturna;
3. Negozianti che occupavano il suolo pubblico con autorizzazioni scadute al 31.12.2009 e non più ottenute;
4. Ambulanti (di fatto esercenti in sede fissa) privi di qualsiasi autorizzazione;
5. Ambulanti di fatto autorizzati al commercio in sede fissa (peraltro in violazione della Legge Regionale Pugliese nr. 18/2001) e comunque con autorizzazione scaduta il 18.04.2010.
In tutta Molfetta, solo 2 fruttivendoli sono risultati in regola alla data di emissione dell’ordinanza del GIP: il primo, per aver ottenuto l’autorizzazione il 3 febbraio; il secondo per non aver più occupato il suolo pubblico dopo il 18 aprile. Dall’inizio del controllo, invece, altri tre esercenti hanno cessato la loro attività.
Nel corso dell’operazione sono stati rimossi e sequestrati tutti i beni materiali per l’esposizione delle merci (gazebo, bancarelle, cassette affidati in custodia giudiziale in attesa dell’eventuale provvedimento di confisca), mentre i prodotti ortofrutticoli sono stati resi agli operatori commerciali dopo essere stati tolti dalle aree ad essi interdette.