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Molfetta, clamoroso: vince il fronte anti-Azzollini, tutti insieme per battere il senatore-sindaco Grande coalizione di centrosinistra in nome dell'«emergenza democratica» con Pd, Udc, Udeur, Popolari per Molfetta, Confronto, Socialisti, Molfetta prima di tutto, per battere il «nemico» comune. Si punta a vincere al primo turno
27 febbraio 2008

MOLFETTA - Clamoroso a Molfetta: alla fine il fronte anti-Azzollini ha avuto la meglio, in nome dell'«emergenza democratica» (come viene definita dalle forze politiche di centrosinistra) partiti anche di estrazione diversa, hanno sottoscritto l'accordo per sostenere il candidato sindaco del centrosinistra che dovrebbe essere Mino Salvemini(foto). E' accaduto tutto intorno a mezzanotte, dopo un incontro delle forze della vecchia coalizione di centrodestra (Forza Italia, Udc, An, Fiamma Tricolore), incontro al quale non ha partecipato il Movimento “Molfetta prima di tutto” di Enzo de Cosmo che, coerentemente, ha rifiutato ogni incontro con Azzollini. E' stata proprio la pretesa del senatore-sindaco uscente di voler riproporre la sua candidatura alla guida della città, a far rompere ogni indugio anche a coloro che cercavano di ricucire gli strappi verificatisi negli ultimi mesi, non ultimo la querela presentata da Azzollini contro il suo vice sindaco Carmela Minuto, dopo il famoso scontro in cui erano volati anche piante e altre suppellettili in un momento d'ira della Carmela furiosa. Forse Azzollini aveva pensato di usare la querela come argomento convincente per tenere aggregato a sé l'Udc, ma le cose sono andate diversamente. Appena il sindaco ha messo sul piatto la sua candidatura, l'Udc ha contrapposto quella di Carmela Minuto, ma Azzollini ha risposto picche. A questo punto i rappresentanti del partito di Casini e quelli di An (area Poli Bortone) si sono alzati e sono andati via. Un'ora dopo, a mezzanotte, appunto, si sono ritrovati nella sede del Movimento “Molfetta prima di tutto” di Enzo de Cosmo e dell'Aippe, presenti anche gli altri partiti del centrosinistra e hanno sottoscritto un accordo che prevede, in nome dell'«emergenza democratica», una grande coalizione che ha dato mandato al Partito Democratico di indicare un candidato sindaco politico e non della società civile, così tutti gli indizi portano a Mino Salvemini. La coalizione sarà formata oltre che dal Pd, anche dall'Udc, dall'Udeur di Lillino Di Gioia, dal Confronto di Franco Visaggio, dai Socialisti, dal Movimento Molfetta prima di tutto di De Cosmo e dai Popolari per Molfetta, partito nel quale convergeranno tutti gli esponenti di An, simbolo che non verrà presentato. Insomma, una grande coalizione di centrosinistra, con una potenzialità di 20mila voti che potrebbe vincere al primo turno. Questa sera, sempre nella sede del Movimento di Enzo de Cosmo, il Pd indicherà il candidato sindaco e poi si partirà ufficialmente con la campagna elettorale, che si prevede abbastanza accesa. Ancora una volta l'ex parlamentare e sindaco Dc ha avuto un ruolo determinante, come accadde nelle scorse amministrative quando indicò la candidatura di Azzollini per il centrodestra, oggi si ritrova a far cadere lo stesso senatore azzurro, contrapponendogli un blocco forte che ha come obiettivo di cambiare radicalmente la politica della città.
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