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Molfetta città sporca, continua la campagna di “Quindici”: discarica al Lungomare
12 novembre 2011

MOLFETTA – Continua la campagna di “Quindici” per la pulizia di Molfetta, per la quale ci è pervenuto anche il riconoscimento dei vertici dell’Asm (come potrete leggere nell'intervista al presidente Mezzina e al direttore Binetti sul prossimo numero della rivista in edicola la prossima settimana) che hanno ringraziato la nostra testata per la collaborazione nell’individuazione delle aree piene di rifiuti ingombranti: dopo le nostre segnalazioni, vengono subito rimossi. I nostri cronisti sguinzagliati per Molfetta e i cittadini che ormai collaborano a pieno ritmo con noi, stanno dando l’esempio di come un giornale possa essere uno strumento utile al servizio della città, come “Quindici” da 18 anni fa a Molfetta, in piena libertà e senza condizionamenti, come ci viene sempre più riconosciuto dai lettori.

Qui siamo al Lungomare Colonna, una serata infrasettimanale, niente vento e temperatura ancora buona per una passeggiata. In giro e nelle pizzerie la gente si conta comunque sulle dita, tutti rintanati in locali in affitto dove passare la serata. Un lungomare desolato, quasi come le nostre campagne. E come loro trasformato in discarica a cielo aperto. Dietro i bidoni, un intero mobile, un tavolo sfasciato e un materasso come testimoniano le foto. Forse opera di una gran-de-mente oppure semplicemente risultato di qualche cittadino stufo di non aver risposta dal numero verde dell’ASM.
Fatto sta che è un bel spettacolo quello offerto a chiunque si voglia fare una passeggiata sul nostro lungomare, già bello rovinato da graffiti vari, incuria e panchine distrutte. Sembra di essere in una villetta di un quartiere malfamato dei film americani, situazione che a Molfetta è diventata ordinaria, anche nel centro. Giudizio troppo severo? L’unica realtà è che i paesi limitrofi preferiscono altre mete rispetto a quella molfettese se non per gli ipermercati, come ha rivelato una inchiesta fatta da Quindicivideo-
 
© Riproduzione riservata
Autore: Saverio Tavella
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C'è da capire, fin dove arriva l'inciviltà o da dove inizia il disservizio. Il dato certo è questo: la situazione sta peggiorando negli ultimi anni. Era sicuramente migliore fino a qualche tempo fa. Possiamo credere che la percentuale di molfettesi incivili si sia incrementata paurosamente? Vogliamo accreditare l'idea che c'è solo un cresciuto imbarbarimento dei cittadini? Vogliamo credere questo? Vogliamo escludere completamente che a monte stanno venendo meno le campagne di informazione e sensibilizzazione (che prima c'erano ed erano tante, ad onor del vero)? Vogliamo escludere il fatto che oggi in n.verde, non funziona più a "gettito continuo" ma bensì a "corrente alternata"? Vogliamo escludere che i soldi, detto papale papale, non bastano più per portare avanti i servizi in piena efficienza e per pubblicizzarli come si deve? Escludiamo tutto quello che volete, in dubbio pro reo, no problem, tutto quello che volete voi, diamo la colpa solo ed esclusivamente ai barbari, ammettiamo pure che la c.d. "casalinga di voghera", dovendo cambiare materasso, o divano, o poltrona... se ne sia disfatta velocemente, senza chiamare il numero verde. PLAUSIBILE, MA NON E' SEMPRE COSI'... POSSIAMO ESCLUDERE CHE VI SIANO DEI CASI DI GENTE SCOCCIATA, che dopo la prima, la seconda, la terza chiamata (MAGARI "REGISTRATA"), si rompe le scatole e "deposita" accanto ai bidoni, in maniera tale che possano essere visti e segnalati, dai verificatori, e poi recuperati dagli operatori, gli ingombrati? C'è differenza tra chi butta di tutto dove gli capita (il vero barbaro) E CHI INVECE SI PREOCCUPA DI DEPOSITARE L'INGOMBRANTE VICINO AI CASSONETTI (perché sa che lì è più facile l'avvistamento, e il recupero). E' QUELLA DIFFERENZA, QUEL CONFINE TRA LE DUE CATEGORIE, CHE TRACCIA IL CONFINE DEL DISSERVIZIO. PENSO DI ESSERE STATO CHIARO... DIVERSAMENTE, AMMETTIAMO PURE CHE ANCHE NEI "QUARTIERI ALTI"... ABITANO BARBARI SENZA SCRUPOLI...
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