MOLFETTA – Continua la campagna di “Quindici” per la pulizia di Molfetta, per la quale ci è pervenuto anche il riconoscimento dei vertici dell’Asm (come potrete leggere nell'intervista al presidente Mezzina e al direttore Binetti sul prossimo numero della rivista in edicola la prossima settimana) che hanno ringraziato la nostra testata per la collaborazione nell’individuazione delle aree piene di rifiuti ingombranti: dopo le nostre segnalazioni, vengono subito rimossi. I nostri cronisti sguinzagliati per Molfetta e i cittadini che ormai collaborano a pieno ritmo con noi, stanno dando l’esempio di come un giornale possa essere uno strumento utile al servizio della città, come “Quindici” da 18 anni fa a Molfetta, in piena libertà e senza condizionamenti, come ci viene sempre più riconosciuto dai lettori.
Qui siamo al Lungomare Colonna, una serata infrasettimanale, niente vento e temperatura ancora buona per una passeggiata. In giro e nelle pizzerie la gente si conta comunque sulle dita, tutti rintanati in locali in affitto dove passare la serata. Un lungomare desolato, quasi come le nostre campagne. E come loro trasformato in discarica a cielo aperto. Dietro i bidoni, un intero mobile, un tavolo sfasciato e un materasso come testimoniano le foto. Forse opera di una gran-de-mente oppure semplicemente risultato di qualche cittadino stufo di non aver risposta dal numero verde dell’ASM.
Fatto sta che è un bel spettacolo quello offerto a chiunque si voglia fare una passeggiata sul nostro lungomare, già bello rovinato da graffiti vari, incuria e panchine distrutte. Sembra di essere in una villetta di un quartiere malfamato dei film americani, situazione che a Molfetta è diventata ordinaria, anche nel centro. Giudizio troppo severo? L’unica realtà è che i paesi limitrofi preferiscono altre mete rispetto a quella molfettese se non per gli ipermercati, come ha rivelato una inchiesta fatta da
Quindici–
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