“Molfetta calcio”scivola giù nella mediocrità
Superato il traguardo delle prime dieci gare con molte ombre e poche luci
Un terzo della stagione è stata archiviata e già per il “Molfetta calcio” le cose cominciano ad andare per il verso sbagliato. Dopo le prime giornate di assestamento caratterizzate dalle vicende legate alla gara interna contro il Palagianello (sconfitta, aggressione all'arbitro, due giornate di squalifica del campo e ben 5 anni al giocatore Tuberoso ritenuto responsabile dell'accaduto in quanto capitano), i ragazzi di mister Barione erano chiamati a dimostrare il livello della propria competitività. La risposta è stata mediocre sul piano del gioco e i risultati deludenti, anche perché le aspettative erano altre.
Nelle ultime cinque gare sono stati racimolati cinque punti, in virtù della vittoria contro il S. Severo (1-0), i pareggi con Altamura (1-1) e Castellana (0-0), le sconfitte subite con Castellaneta (1-0) e nel derby in casa con il Barletta (1-2). Considerando che le citate pur con qualche blasone non fanno parte dell'elite del campionato, lo stato di salute del “Molfetta calcio” non può dirsi soddisfacente. Dopo dieci giornate i biancorossi a 12 punti si trovano ad un passo dalla zona pericolosa e lontanissimi dalla coppia di testa D.U. Bisceglie (28) e Palagianello (25) con il magro bilancio di 3 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte, 9 reti sia all'attivo che al passivo. Numeri conseguenti ad una gestione e organizzazione approssimativa.
In queste dieci giornate si sono avvicendati molti giocatori, alcuni sono andati via anche perché quando si possono offrire qualche decina di euro al mese, gli atleti più affidabili riescono a trovare di meglio altrove. La società dopo che si è resa conto che non si possono fare le nozze con i fichi secchi è corsa ai ripari ingaggiando l'attaccante Capraio, il centrocampista avanzato Capriati e il difensore esterno Zaccaria, tutta gente esperta ma dalla condizione fisica ancora approssimata.
Nell'ultima gara interna persa con il Barletta abbiamo visto un “Molfetta calcio” regredire sul piano del gioco. Il centrocampo con Anaclerio e Columbo è troppo lento sia per coprire la difesa che nell'impostazione, in attacco manca una punta di ruolo e spesso Uva e De Bari rimangono distanti dall'area di rigore. Daltronde dicono tutto i numeri: difesa tra le meno violate del torneo con soli 9 reti subite (di meglio ha fatto solo la capolista Bisceglie con solo 2 reti subite) e attacco sterile con soli 9 gol dietro all'ultima in classifica, Polignano, che ha segnato appena 8 reti.
Insomma, a questo punto del torneo difficilmente la compagine biancorossa potrà aspirare ad un campionato importante, anzi, per come stanno andando le cose, si rischia di venire risucchiati nella zona melmosa della bassa classifica.
Dopo la sconfitta nel derby i tifosi hanno chiesto la testa del tecnico Barione e contestato la società. Certamente la società avrà fatto degli errori di valutazione, ma è anche vero che quest'anno il “P. Poli”, diversamente dagli anni passati, è frequentato da gente che va subito sopra le righe, basti pensare che in tre gare interne si contano una tentata invasione di campo, uno scalmanato che con un pugno ha rotto un vetro in tribuna, una tentata rissa tra un tifoso e un dirigente con tanto di minacce.
Non vorremmo che il “P. Poli” diventasse troppo pericoloso da frequentare.
Ecco le prossime gare: doppio turno esterno a Corato e Polignano, poi Lucera in casa, A. Andria fuori e ultima d'andata al “P. Poli” col Capurso.
In Seconda categoria le nostre cominciano a muoversi con sufficienza e convinzione. La “Pro Molfetta” nelle ultime cinque gare ha portato a casa 7 punti e continua stabilmente a navigare nella zona mediana della classifica con 14 punti.
La “V. Mazzola” è ancora alla ricerca del passo giusto per allontanarsi dalla zona bassa della graduatoria. I 6 punti conquistati nell'ultimo mese hanno consentito alla squadra granata di raggiungere quota 10 ed acquisire una certa tranquillità.
Il torneo di Seconda si sta dimostrando molto equilibrato con una classifica molto corta e quindi tutte le prospettive sono ancora alla portata delle nostre squadre.
Francesco del Rosso