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“Molfetta calcio”, la squadra c'è, produce gioco, gol e punti Dopo 11 gare salgono le quotazioni dei biancorossi all'assalto delle prime posizioni
15 novembre 2004

Nel titolo in sintesi il giudizio sulle ultime prestazioni del “Molfetta calcio” che dopo 11 gare di campionato, si sta proponendo all'attenzione della critica e degli sportivi molfettesi, che sempre più numerosi stanno ritornando al “P. Poli”. Ventiquattro punti, grazie a 7 vittorie e tre pareggi, 26 reti realizzate e 11 subite, quarto posto in classifica dietro il Barletta (28), Cerignola (26 ) e Conversano (25), sono un ottimo bottino che rilanciano le credenziali dei biancorossi, in un torneo avvincente ed interessante. Dopo il ciclo delle prime 5 giornate, avevamo evidenziato e apprezzato gli aspetti positivi di un gioco manovrato, finalizzato a ficcanti verticalizzazioni. Avevamo sottolineato anche alcune ombre, legate al necessario rodaggio di una squadra completamente rinnovata e inventata dal nuovo tecnico Angelo Terracenere: troppi individualismi, basso tasso di realizzazione rispetto alle occasioni che la squadra creava, l'elevato ritmo nei primi tempi con l'inevitabile calo nei secondi 45'. Dopo la sconfitta in casa contro il Conversano (1-2), la squadra è cresciuta gara dopo gara, consolidando l'asseto tattico, i meccanismi degli schemi e la distribuzione delle energie fisiche nei 90 minuti. Dagli 8 punti (2 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta, 9 reti segnate e 5 subite) delle prime cinque gare, si è passati ai 16 punti delle ultime sei, in virtù delle vittorie contro Toritto (4-2) fuori e in casa, contro il Trani (3-0), del pareggio esterno contro il Pro Gioia (1-1) e delle tre vittorie di fila contro Nps Altamura (3-1), Orta Nova (2-0) e Barletta (3-2), per un totale di 15 reti segnate e 5 subite. Un ritmo superiore a tutte le altre, che ha permesso al Molfetta di scalare posizioni in classifica e di accorciare l'iniziale distacco dalle prime. Significative le vittorie contro il Nps Altamura e soprattutto contro la capolista Barletta, che al “P. Poli” ha assaporato la prima sconfitta in campionato. Più che di un cambiamento si deve parlare dell'evoluzione del progetto targato Terracenere. Da un iniziale assetto tattico 4-3-3 si è passati, prima ad un coraggioso ed inedito 4-2-1-3 (4 difensori, 2 centrali a centrocampo, un trequartista e 3 punte) e poi ad un più quadrato ma sempre intraprendente 3-3-1-3 (3 difensori, 3 centrocampisti, un trequartista e tre punte). La scelta del tecnico di spostare il capitano Carlucci dal centro della difesa a centrocampo e di far salire D'aloia a sostegno delle punte, ha determinato un salto di qualità nelle giocate offensive, a beneficio del tridente Tritta-Uva-Monopolie soprattutto di Uva cannoniere della squadra con 8 reti. Un'impostazione che rimane costante anche in assenza di qualche pedina, grazie ad alcuni atleti che possono coprire con efficacia diversi ruoli e a giocatori come Del vescovo, Di Vittorio e Gatti, che pur partendo dalla panchina, si sono fatti trovare sempre pronti. E' una scelta tattica spregiudicata., perché cede qualcosa agli avversari a centrocampo, ma non avventata, grazie ad una difesa collaudata e compatta ed a una linea d'attacco che può mettere alle strette qualsiasi difesa. Dopo la vittoria contro il Nps Altamura, il Molfetta era atteso alla verifica contro la capolista Barletta. Anche in questa gara i biancorossi hanno dato un'ulteriore dimostrazione d'aver trovato la strada gusta per un futuro da protagonisti. Per due volte sotto, i molfettesi, convinti e determinati, prima hanno annullato lo svantaggio e poi portato a casa i tre punti con reti di Uva e doppietta di Carlucci, in una gara giocata a viso aperto da entrambe le squadre e decisa dalla bravura degli uomini di Terracenere sulle palle inattive. Insieme alla squadra anche i giocatori hanno fatto dei passi in avanti, soprattutto i giovani Sarcinella in porta, il difensore Cormio sempre più sicuro e concreto sulla fascia sinistra, il generoso Di Bari a centrocampo, i l'attaccante Aloisio. Di qualche giocatore si sono perse le tracce, Murolo e Cesareo, mentre il centravanti Gatti deve ancora venire fuori. Nella gara contro l'Altamura schierato come punta centrale, Gatti ha permesso agli altri attaccanti di partire dalle fasce e trovare spazi al centro. In forma l'attaccante Uva con già 8 reti all'attivo, furono 12 le reti segnate dall'attaccante in tutta la stagione scorsa, e Monopoli (3 reti) che sulla fascia destra non ha rivali. Insomma ci sembra che il tecnico stia modellando un gruppo dalle potenzialità ancora inespresse e quindi dai margini di miglioramento tutti da scoprire. In pratica ci sono tutti gli ingredienti, tecnici e agonistici, per seguire una squadra che non sta deludendo sotto il profilo dello spettacolo calcistico e della competitività. Quest'anno vale la pena frequentare lo stadio, la squadra ha una mentalità vincente e sviluppa una manovra piacevole, con qualche giocata individuale e corale tecnicamente pregevole. Un gioco forse un po' stretto per la Promozione, sicuramente superiore al prezzo del biglietto. Provare per credere. Ecco i prossimi impegni: Minervino, Castellaneta (05.12), Altamura e chiusura del girone d'andata al “P. Poli” (19.12) contro la diretta concorrente Cerignola. Francesco del Rosso francesco.delrosso@quindici-molfetta.it
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