Molfetta calcio, il presidente si sfoga: “Mollo tutto!”, ma non conferma le dimissioni
MOLFETTA – 19.1.2006
Ha masticato amaro per due giorni, ma quando si è trovato di fronte alla squadra per la ripresa degli allenamenti, il presidente del “Molfetta calcio” Giuseppe De Nicolò (nella foto) ha espresso tutta la rabbia, la delusione e l'amarezza, dopo la sconfitta di domenica scorsa contro l'Acquaviva.
L'amarezza per il modo in cui è maturata prima sconfitta interna costata il primo posto in classifica: giocatori demotivati e senza grinta. La delusione per una rosa verso cui il presidente non ha risparmiato sacrifici economici di una certa rilevanza.
Lo sfogo di De Nicolò non ha risparmiato nessuno ed è stato veemente, al punto da annunciare di mandare tutti al diavolo e mollare ogni cosa. Insomma non si è dimesso, ha solo minacciato di farlo. Sappiamo che De Nicolò, nonostante cerchi di rimanere freddo, sente molto il fattore agonistico, ma lo sfogo non può essere legato ad una sconfitta. Il ritardo in classifica non è ancora incolmabile.
Evidentemente ci sarà dell'altro, forse comportamenti e pretese che il presidente non condivide. Infine anche la rabbia e l'impotenza di dover avere a che fare con una frangia di soliti noti tifosi maneschi, rissosi e sempre pronti a creare caos, che costano alla società multe salate e contribuiscono ad appesantire i costi di gestione. Per non parlare di insulti e offese gratuite che il presidente è costretto a subire, sempre dai soliti noti che tutti conoscono e che da anni allo stadio si sentono padroni di fare quello che vogliono. Anche domenica scorsa abbiamo visto uno di questi personaggi addirittura scavalcare la rete di recinzione e dirigersi minaccioso verso un avversario.
Se consideriamo tutte queste cose, si comprende lo sfogo del presidente, che da solo da qualche anno sta cercando di rilanciare il calcio molfettese.
Per qualche ora si era diffusa in città la voce del disimpegno del presidente, una sorta di rompete le righe per tutti, allenatore e squadra. Prima di dare la notizia sulle voci, abbiamo voluto verificare direttamente. Rintracciato telefonicamente il presidente non ha parlato di dimissioni, ma solo di amarezza: “Mi sono stancato di prendere delusioni e amarezze. Ho detto ai giocatori che sono dei professionisti quando devono chiedere, ma si dimostrano meno che dilettanti quando devono dimostrare di essere all'altezza delle richieste. Una partita si può anche perdere, ma come io rispetto gli impegni, mi aspetto che anche i giocatori facciano altrettanto. Oltre a ciò devo continuamente avere a che fare con gente che viene allo stadio solo per far casini, per insultarmi ed offendere. Di fronte a queste cose, non si può che mandare tutti al diavolo. Ho detto ai giocatori fate quello che volete”. La fermezza del presidente è chiara, anche se dette con uno stato d'animo non proprio sereno.
Delle intenzioni del presidente abbiamo chiesto lumi al tecnico Gaetano Barione: “Confermo che il presidente ha espresso la volontà di abbandonare. Lo capisco, si sente forse tradito dal nostro ultimo rendimento, ma ritengo che il presidente sia dispiaciuto soprattutto nel subire l'ingenerosità di una frangia del pubblico molfettese, pronto a contestarlo. E insultarlo. Ma non stiamo ancora al rompete le righe e alle dimissioni. Domenica contro il Pro Gioia cercheremo di far cambiare idea al presidente, perché il progetto che abbiamo messo in piedi è ancora valido”.
Francesco del Rosso