MOLFETTA – Blitz della Polizia provinciale al Mercato ittico Minuto pesce e dintorni per sequestrare prodotti ittici sotto misura, il cosiddetto novellame, e altri prodotti privi di controllo sanitario, venduti da pescivendoli abusivi, che si sono dati alla fuga, abbandonando la merce, all’arrivo della polizia.
Il blitz in un primo momento aveva fatto pensare ad un intervento degli agenti del Corpo Forestale dello Stato e si era diffusa in città la voce di un nuovo blitz nell’ambito dell’operazione “Mani sulla città”, della Procura di Trani che ha portato all’arresto di 9 persone per irregolarità edilizie.
In realtà, l’operazione rientra nell’attività di controllo sulla filiera della pesca nel Comune di Molfetta, disposta dal comando della Polizia Provinciale di Bari, gli operatori della sezione “Ittico” hanno disposto il sequestro di kg. 4,9 di prodotto ittico sottomisura, nella fattispecie novellame di triglia (particolarmente pescato in questo periodo), posto in vendita da commercianti abusivi, datisi alla fuga alla vista degli agenti, in violazione delle norme (art.15, lett. “C”, legge 963 del 1965 e successive integrazioni e modificazioni) che ne vietano la pesca detenzione e commercializzazione e di kg. 4 di “Limoni di Mare” (Microcosmus Sulcatus, i cosiddetti taratufi), la cui detenzione e commercializzazione è vietata ai sensi dell’ordinanza P.G.R.P. n. 930 del 30/12/2004.
L’operazione è stata condotta nell’atrio antistante il mercato di Piazza Minuto Pesce e all’interno del mercato rionale di via Madonna dei Martiri. Gli agenti, dopo aver effettuato il sequestro hanno proceduto alla denuncia contro ignoti presso la Procura di Trani. Il novellame sequestrato è stato donato all’Istituto Suore Oblate di S. Benedetto Giuseppe Labre (Don Grittani) di Molfetta mentre i mitili, di dubbia provenienza e quindi potenzialmente nocivi alla salute, sono stati distrutti.
Nei prossimi giorni, l’attività di controllo sulla filiera della pesca, finalizzata a preservare la fauna marina, continuerà senza sosta, a tal proposito, si rammenta che la normativa in vigore prevede sanzioni molto pesanti non solo per i pescatori e i venditori ma anche per gli acquirenti.
Si auspica che ci sia maggiore controllo nella vendita di questi prodotti, in una città dove l'abusivismo è una regola ed è diffusa la convinzione, grazie alla tolleranza dell'amministrazione comunale, che si possano violare le regole e le leggi in tutti i settori che spesso sono senza controllo: una deregulation assurda che sta raggiungendo livelli insopportabili.