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Molfetta, approvazione bilancio 2013: avanzo di 133mila euro malgrado debiti e perdite Asm e Mtm della gestione Azzollini Risolto anche il nodo legato al rispetto del Patto di stabilità: “Grazie all'intervento dell'Istituto per la Finanza e l'Economia Locale, dell'ANCI e dei nostri deputati nella Commissione Finanze e nella Commissione Bilancio della Camera. La parola fine alle ambiguità mai sciolte prima è stata messa”
07 maggio 2014

MOLFETTA - Il 29 aprile la Giunta comunale di centrosinistra di Molfetta ha approvato lo schema di rendiconto 2013 che sarà proposto per l'approvazione al Consiglio Comunale.

Il consuntivo chiude con un avanzo di amministrazione di 133.204,36 euro. “Un risultato ottenuto grazie ad una politica di estremo rigore ed attenzione che abbiamo adottato sin dal primo giorno dell'insediamento, il 28 giugno 2013”. Questo il primo commento dell’assessore al bilancio del Comune di Molfetta, Angela Amato (foto), che aggiunge: “Su questo bilancio pesano, lo ricordiamo, la quota annuale dei debiti fuori bilancio, pari a 960mila euro (l’importo è stato spalmato sui tre esercizi 2013, 2014 e 2015) e le pesanti perdite delle passate gestioni delle partecipate ASM e MTM, i minori trasferimenti dallo Stato e, in generale, la complicata situazione dei conti comunali ereditata dalla vecchia Amministrazione”.
L’assessore Amato ritorna poi sulla recente certificazione del Patto di stabilità e sul pericolo di sforamento del patto per i fondi del porto iscritti nel 2011 al Titolo IV e oggetto di due note discordanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). “Grazie all’intervento dell’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, dell’ANCI e dei nostri deputati nella Commissione Finanze e nella Commissione Bilancio della Camera. La parola fine alle ambiguità mai sciolte prima è stata messa”.
L’approvazione alla Camera dei deputati dell'emendamento al decreto legge n. 16/2014 che, con un'interpretazione autentica delle norme, consentiva l'iscrizione al Titolo IV delle Entrate delle erogazioni dal mutuo Porto, ha convinto la Giunta che si poteva procedere alla redazione del Rendiconto mantenendo l'impostazione tenuta in seguito al primo parere espresso dal MEF a settembre del 2013. La conversione in legge del decreto, avvenuta in Senato nella serata del 30 aprile, non ha modificato tale impostazione e, di conseguenza, ha confermato il pieno rispetto del Patto di Stabilità.
“Siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato – spiega l’assessore Amato – ottenuto grazie ad un pressante intervento presso le sedi istituzionali e mettendo in campo tutto il nostro peso politico, al fine di evitare che errori altrui potessero gravare in misura drammatica sulle spalle dei cittadini molfettesi. Abbiamo reagito con fermezza e composta veemenza al pericolo che il ricalcolo del Patto di stabilità per gli anni 2011, 2012 e 2013, considerando il mutuo al Titolo V - così come espressamente richiesto dal MEF a dicembre del 2013 e come ormai chiaramente appariva orientarsi sia il Ministero dell’Interno che la Corte dei Conti di Bari - potesse significare per Molfetta il dissesto finanziario e, quindi, una vera e propria tragedia per la nostra comunità cittadina. Presenteremo in Consiglio Comunale un Consuntivo 2013 redatto secondo regole di risanamento e trasparenza e che saprà raccontare ai cittadini lo stato economico-finanziario della città”.
Intanto, prosegue l'impegnativa attività di adeguamento sperimentale alla nuova contabilità degli enti locali, a cui il Comune di Molfetta ha chiesto di essere ammessa nel settembre scorso e che ci vede tra i Comuni pilota. “Il Rendiconto 2013 – conclude il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio – dimostra come un altro modo di gestire i conti rispetto alla contabilità creativa degli anni passati esiste. Abbiamo deciso di iniziare una grande operazione di pulizia dei residui attivi e passivi degli anni passati e abbiamo scelto di inserire il comune di Molfetta in un programma nazionale di contabilità sperimentale, cosiddetta armonizzata. Una scelta coraggiosa che ci consente di guadagnare i benefici riservati ai Comuni sperimentatori: maggiore spazi finanziari sul patto di stabilità, maggiori spazi per le assunzioni, canali formativi preferenziali. Questo rende i nostri bilanci delle scatole di vetro, in cui ogni voce è alla luce del sole. Chiudiamo con un avanzo di amministrazione e, con la votazione del decreto legge 16 anche al Senato, avvenuta lo scorso aprile, possiamo finalmente dire alla città che il Patto di Stabilità 2013 è a posto, non è sforato, e che ogni paura di dissesto economico-finanziario legata al mutuo del Porto è allontanata. Dopo due mesi davvero difficili, ci mettiamo finalmente a lavorare al previsionale 2014, adesso: il nostro primo vero bilancio. E lo facciamo con serenità ed entusiasmo, sperando che altri scheletri del passato non escano dagli armadi”. 

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