MOLFETTA - Ancora vandalismo nel sottopasso ferroviario, emblema di un’area a tratti degradata (nelle foto il neon nuovo divelto e i muri imbrattati). A segnalarlo a Quindici è un residente di via Matilde Serao. Già in passato, dopo l’installazione di nuovi neon a seguito di altri atti vandalici, alcuni di questi erano stati divelti dopo qualche giorno (in particolare, quelli subito dopo le scale d’imbocco al sottopasso dalla strada retrostante Piazza Aldo Moro).
Quell’azione si è ripetuta ancora una volta, senza dimenticare che i muri del sottopasso sono imbrattati di scritti e figure, non certo un segno di civiltà e decoro. La stazione di Molfetta usufruisce di un presidio di controllo, soprattutto nelle ore serali e notturne? O il mancato controllo da parte degli addetti lascia campo libero ai teppisti, come provano le scritte sui muri che ricoprono buona parte del tunnel che consente di raggiungere Piazza Aldo Moro? Esiste un sistema di videosorveglianza?
L’iter di approvazione del piano di comparto 18 (a sud dell’asse ferroviario tra via Terlizzi, via Berlinguer e Lama Martina) non si è ancora concluso, ma è necessari chiedersi se se sarà inclusa la riqualificazione del sottopasso (in collaborazione con le Ferrovie dello Stato) o almeno dell’area limitrofa per evitare il ripetersi di certi atti vandalici. Che, di certo, non sono un bel biglietto da visita.
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