MOLFETTA - Un altro capitolo per la serie “Molfetta ferro e fuoco”. Questa notte alle ore 4,30 in via Gaetano Salvemini, a pochissimi passi dall'ingresso principale della scuola media, è stata incendiata un’autovettura, che ha poi causato il danneggiamento di altre 4 vetture vicine.
Sul posto i Carabinieri e i Vigili del Fuoco. Ma nessuno ha sentito e visto niente: come al solito. Questo atteggiamento diffuso complica le indagini sugli incendi a Molfetta che sembrano ancora ad un punto morto. Omertà che favorisce i delinquenti, autori degli atti vandalici, anche se serpeggia il sospetto che si potrebbe trattare di azioni mirate, forse attuate da professionisti più che da criminali improvvisati o vandali dell’ultima ora. O ancora intimidazioni per il controllo del territorio. Ogni supposizione è valida, ma nessuna confermata.
Sempre vivo l’allarme sicurezza che Quindici continua a lanciare da anni, ma che non ha ancora trovato una soluzione e, soprattutto, una risposta da parte dell’amministrazione Azzollini, impegnata in altre priorità (ma non per i cittadini). Cosa ne dicono le Forze dell’Ordine e le autorità inquirenti? I cittadini devono abituarsi a questo “rito” periodico notturno?
Perché nessuna associazioni locale o partito politico prende posizione rispetto a questa situazione ormai incresciosa e pericolosa? Perché il sindaco Antonio Azzollini, impegnato a Roma, non assume provvedimenti in merito, invece di consumarsi in parole e manifesti, fini a sé stessi e senza valore sociale?
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