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Molfetta, adotta un'opera d'arte: presentazione della tela restaurata della “Flagellazione del Cristo”
10 ottobre 2011

MOLFETTA - All’inizio dell’anno pastorale 2007-2008, l’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e l’Arte Sacra si faceva promotore dell’iniziativa “Adotta un’opera d’arte”, tesa al reperimento di fondi per il restauro di quattro opere d’arte, una per ogni città della diocesi.
Le opere proposte individuavano nella tela della “Flagellazione di Cristo” della Chiesa di San Pietro in Molfetta, nel dipinto di “San Biagio” della chiesa di Santa Lucia vecchia in Ruvo, nella “Madonna del Rosario” della Chiesa di San Domenico in Giovinazzo, nella raffigurazione della “Morte di Sant’Anna” della Chiesa di San Gioacchino a Terlizzi, gli esempi più alti di un vasto patrimonio storico-artistico diocesano, bisognevole di tutela e valorizzazione. Si è voluto stimolare nella comunità locale, nei privati, associazioni, enti locali, scuole una maggiore sensibilità verso le testimonianze artistiche e culturali.
Molto è stato fatto in questi anni grazie alle istituzioni: si pensi al protocollo di intesa con il comune di Terlizzi o ai finanziamenti CEI, che grazie all’8 per mille consentono ogni anno di recuperare e tutelare numerose opere del nostro territorio. Bene si può dire anche del contributo dei privati grazie ai quali è stata restaurata la tela molfettese, attribuita alla scuola giaquintesca ed alla fortunata esperienza locale dei pittori Porta.

Il dipinto della “Flagellazione di Cristo”, che tornerà nell’antica cappella della famiglia Lupis della chiesa di San Pietro, sarà esposta dall’8 al 30 ottobre 2011 nella sala dei giaquinteschi al secondo piano del Museo Diocesano, in armonica assonanza con le altre tele presenti ed in una preziosa occasione di confronto, studio e godimento artistico della mano di un artista di significativa abilità.
La tela probabilmente commissionata dagli eredi del canonico Marino Lupis fu realizzata dal molfettese Porta, memore senz’altro della “Flagellazione” del napoletano De Matteis, realizzata per l’allora chiesa dei Gesuiti, sul finire del XVII secolo.
Il contesto storico artistico di realizzazione e l’intervento di restauro saranno indagati in un convegno pubblico il 1 novembre presso l’Auditorium “Achille Salvucci”.
Il Museo Diocesano, in accordo con l’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali e l’Arte Sacra, intende rilanciare l’iniziativa “Adotta un’opera d’arte”, condividendo la necessità di un grande impegno per la tutela e la valorizzazione di un patrimonio che appartiene alla nostra identità ed alla nostra cultura, convinti ancor più che la bellezza che si accresce con tali interventi sia per ogni uomo un’occasione di elevamento spirituale; non poco in un’epoca di evidente degrado estetico quanto interiore.
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