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Molfetta, addio sogni di gloria… VOLLEY
15 aprile 2002

Un black-out improvviso, uno dei tanti di questa stagione, ha eliminato l'Indeco dalla corsa ai playoff per la promozione in A2. Ci eravamo lasciati tessendo le lodi di una squadra che sembrava aver trovato le giuste motivazioni, specie dopo il 3-1 imposto al Taviano, e ci ritroviamo a commentare un fallimento. 23 Marzo: il Molfetta fa visita al forte Rende dopo otto successi consecutivi (gli ultimi della serie con Aversa e Rossano), in un match decisivo sotto tutti i punti di vista; una vittoria proietterebbe i biancorossi a ridosso del terzo posto e invece… 3-0 per i calabresi in un incontro senza storia. Una partita con cui è possibile fotografare l'andamento dell'intera annata, segnata da troppi rovesci clamorosi, molti dei quali subiti senza lottare, senza un minimo di carattere e orgoglio. Sì, perché si può anche perdere una partita, ma quando si scende in campo per onor di firma, ignorando di rappresentare un'intera città, le giustificazioni servono a poco. La squadra a Rende è parsa abulica, quasi rassegnata, con troppi uomini-cardine presenti solo fisicamente e che non hanno offerto un apporto all'altezza della situazione. E' la sconfitta del gruppo, inteso come tecnici e giocatori, ma non della società, che ci pare abbia lavorato per il meglio possibile, oltre ad aver investito un bel po' di quattrini.Giova ricordare che per la trasferta di Rende la squadra sia partita un giorno prima dell'incontro, soggiornando in albergo e con la possibilità di allenarsi nell'impianto in cui si sarebbe disputato l'incontro. Più di così… E pensare che alla vigilia del campionato gli addetti ai lavori consideravano il Molfetta la compagine da battere, data la caratura del suo organico: è forse questa la causa di tutti i mali, perchè qualcuno ha pensato di aver già vinto ancor prima di scendere in campo, tralasciando che i campionati non si disputano a parole o sui giornali. Resta il rammarico per un girone d'andata molto al di sotto delle possibilità della squadra, con ben cinque sconfitte in tredici partite e di una rincorsa che si è arrestata sul più bello; ma forse è giusto così, perché va avanti chi ci crede davvero, e Cosenza, Rende e Taviano, l'hanno fatto maggiormente dei nostri atleti. .I rimpianti aumentano dopo il successo post-pasquale contro il Nicosia(3-0),senza troppa importanza per la classifica dei nostri giocatori. Ora si deve chiudere la stagione con dignità, alla luce di un calendario abbordabile, con l'unico scoglio della trasferta a Cosenza dell'ultima giornata, onorando un campionato che oltretutto per la matematica è per l'Indeco ancora aperto. Saranno quattro partite importanti per la società, che potrà valutare da quale base ripartire alla ricerca di un sogno chiamato serie A. Michele Bruno
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