MOLFETTA - Un cittadino ha segnalato a Quindici l’abbattimento di un albero in via Aurelio Saffi a causa del forte vento nel pomeriggio del 6 gennaio. «L'albero, caduto a causa della rottura del palo di sostegno, ostruiva anche metà carreggiata - scrive il cittadino Lorenzo Caputi nella lettera inviata ieri pomeriggio a Quindici - Io stesso l'ho spostato liberando il più possibile la strada. Questo albero è ancora con tutte le radici e quindi, secondo me, reimpiantabile a costo zero».
Ieri pomeriggio l’albero era, però, già assente (nella foto il luogo in cui era piantato), ma nessuno si è forse preoccupato di controllare se potesse essere reimpiantato o meno. Anzi, come ha testimoniato lo stesso cittadino (evidente la segatura per strada e un pezzo di tronco dimenticato nel terreno) lo hanno segato e portato via a pezzi.
Sembra questo un habitué a Molfetta: nessun rispetto per l’ambiente e i suoi elementi. Basti pensare a via Papa Giovanni XXIII dove tutti i vecchi alberi presenti, alcuni anche in buone condizioni, sono stati estirpati e segati (come testimoniato dalle foto di Mauro Binetti). Poi, sono stati piantati dei nuovi alberi, abbandonati poco tempo dopo a se stessi, come Quindici ha denunciato in alcuni articoli sui numeri dei mesi scorsi. Su via Aurelio Saffi la situazione sembra essere anche peggiore, come sottolineato dallo stesso cittadino. Gran parte degli alberi, caduti o spiantati negli anni passati, non sono stati sostituiti e il verde pubblico si è drasticamente ridotto nel tempo.
Poteva essere questa l’occasione per inverdire la strada, ma evidentemente la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e del verde pubblico non sono nei programmi del Comune. Forse l’albero sarà finito in un camino o in una caldaia a biomassa, con tutti gli altri.
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