Metrò Molfetta-Bari chi l'ha visto?
Era stato annunciato come una soluzione alternativa ai problemi dei pendolari ai quali sarebbero stati proposti nuovi orari per raggiungere Bari, ma era soluzione anche per la stazione di Molfetta che avrebbe visto snellirsi la quantità di gente sui treni regionali con un consistente miglioramento del servizio delle Ferrovie dello Stato. Meno affollamento sui treni regionali da Foggia, su quelli da Barletta, non più corse disperate alla ricerca dell'espresso di fortuna in caso di ritardi consistenti. E adesso di concreto, dopo quell'annuncio, c'è una piccola ed essenziale stazione di arrivo accanto alla stazione più grande, con una bella pavimentazione grigia ancora intatta, delle pensiline gialle e degli scivoli all'apparenza funzionali, anch'essi sorprendentemente intatti. Un piccolo miracolo italiano potremmo dire, se non fosse che mancano i binari, o meglio, un binario ci sarebbe pure, ma è arrugginito, incompleto e non arriva nemmeno a Giovinazzo, anzi nemmeno alla fine del territorio molfettese. Dopo una languida passeggiata lungo il binario possiamo testimoniare la presenza di due rotaie arrugginite che terminano poco più avanti, altre rotaie sono accatastate in giro, nessuna ghiaia di riempimento, ma abbondanza di erbacce e sterpaglie. Da tempo non c'è più nessun operaio al lavoro e la zona non è nemmeno transennata, se non fosse per fili di ferro che giacciono desolatamente per terra calpestati. Non è un cantiere, non è una stazione, ma allora che cosa è? Le ferrovie tacciono, ma si vocifera di una impossibilità di coesistenza fra il progetto del metrò molfettese e quello pre-esistente di Enziteto-Catino per mancanza di personale e di fondi, insomma una classica storia italiana. Eppure questa piccola stazione gialla e grigia è proprio graziosa, magari ci andremo a passeggiare più spesso così da non lasciarla sola e abbandonata.