Mensa scolastica, dubbi sul “gusto”: la Markas risponde a Quindici. Poca “trasparenza” sui buoni pasto
Mensa scolastica per la scuola primaria in attività dal 17 ottobre e già si sentono i malumori, soprattutto per il “gusto” del cibo e per una situazione ambigua sull’acquisto dei pasti, come alcuni genitori hanno raccontato a Quindici. Problematiche denunciate in Consiglio comunale dal consigliere di opposizione Nicola Piergiovanni (Sel). In primis, la modalità con cui i genitori possono acquistare i pasti: in contanti e solo da due punti vendita autorizzati, il Bar Sport e L’offi cina del dolce, per una ricarica minima di 10 pasti, ad eccezione per l’ultimo mese scolastico. Secondo indiscrezioni, sarebbe stato scartato un terzo rivenditore nella zona 167: come sono stati scelti i punti vendita? È stato indetto un bando pubblico? Affi damento diretto? Saranno stati gli unici che si sono resi disponibili? Come mai il pagamento è esclusivamente in contanti? Situazione che, almeno ora, sembra trasparente come l’acqua del nuovo porto. L’unica realtà è quella dei genitori che hanno dovuto accettare questo diktat. “Gusto” e menù, i problemi. Alla Markas Service il Comune di Molfetta ha affi dato in via provvisoria per “urgenza” la ristorazione nelle scuole primarie, azienda già vincitrice nel 2009 dell’appalto da 9 anni per le scuole dell’infanzia dell’importo di 7,2milioni di euro (si attende per il prossimo anno un bando comunale per le scuole primarie). Fino allo scorso anno il costo di ogni pasto era di 3,64 euro totalmente a carico dei genitori (salvo per i casi di famiglia indigente) ed erano gli istituti ad occuparsi in modo autonomo del servizio mensa. Ma da quest’anno scolastico quel tipo di soluzione non è più applicabile per la normativa vigente. Dopo una “contrattazione” tra azienda e Comune, il prezzo complessivo è salito a 4 euro, ma si è ridotta la quota parte per i genitori a 3,50 euro. I genitori hanno già lamentato alla Commissione mensa del Comune di Molfetta una situazione che sembra ricalcare quella già denunciata due anni fa per le scuole dell’infanzia. I bambini potranno pur avere una cattiva educazione alimentare, giustifi cazione troppe volte invocata e abusata dal sindaco Antonio Azzollini e dai dirigenti comunali, ma, ad esempio, non è possibile copiare piè pari il menù della scuola dell’infanzia e far trovare, ad esempio, nel piatto di pasta e patate una sola patata, pure dura. Insomma, sotto tiro la cucina e i “condimenti”. In tempo di austerity, l’acqua non è stata inclusa nel capitolato. “Scelta” amministrativa, a quanto pare, per ridurre l’impatto ambientale (accumulo della plastica delle bottiglie) e per usufruire dell’acqua potabile delle scuole, anche se in questo caso sarebbe opportuno un monitoraggio costante delle tubazioni. Niente acqua. Markas risponde a Quindici. Nuova la situazione di malcontento a Molfetta per la Markas, «in quanto non abbiamo mai dovuto affrontare situazioni simili in altre realtà da noi gestite». Quindici ha contattato direttamente la dott.ssa Evelyn Kirchmaier, responsabile della Comunicazione Markas, per cercare risposte alle problematiche evidenziate dai genitori. Per quanto concerne il menù delle scuole primarie, essendo «questa utenza nuova ed anche diversa per le sue esigenze», all’azienda «stanno ora giungendo nuove richieste che riguardano il menu, i pasti, i prodotti e la tipologia del servizio da prestare - scrive a Quindici la dott.ssa Kirchmaier - stiamo lavorando per adeguarci anche alle richieste di queste nuove scuole». A seguito della e-mail inviata da Quindici a Bolzano, responsabili tecnici e commerciali dell’azienda hanno iniziato a contattare dirigenti scolastici e rappresentanti dei genitori e «i feedback che questi colloqui portano non sono negativi - assicura la dott.ssa Kirchmaier - c’è ovviamente chi chiede di modifi care parte dei servizi offerti, ma anche chi ci fa complimenti per il servizio prestato». Inoltre, oltre ai controlli igienico-sanitari (trimestrali), «sono regolarmente conseguiti degli audit di qualità nel centro di cottura a Molfetta - ha aggiunto - l’esito fi no ad ora è sempre stato positivo e l’ultimo audit a Molfetta si è svolto a metà del 2011». Altra questione sottolineata in Consiglio comunale, la mancata attuazione dei progetti di educazione alimentare da parte dell’azienda, che le hanno anche permesso di ottenere l’aggiudicazione del servizio. La dott.ssa Kirchmaier ha ricordato il seminario sull’alimentazione del 2010 (poi sfociato nella protesta dei genitori degli alunni delle scuole dell’infanzia) e la collaborazione al progetto «Cibiamoci», annunciando anche nuovi seminari per gennaio 2012. Ribadito l’impegno per la risoluzione delle problematiche denunciate a Quindici dai genitori, che sperano in un repentino miglioramento e nei maggiori controlli della commissione mensa comunale. Perché la situazione di Molfetta è «nuova» per la sede centrale? Le proteste del 2010 da parte dei genitori per la mensa delle scuole dell’infanzia è pervenuta in sede centrale? Qualcosa non funzione nella comunicazione? Situazione da monitorare nei prossimi mesi.