Memoria, emozione ricordo, nostalgia e vita
Veramente il tempo è galantuomo! Dopo più di venti anni, le memorie di Mara e Diana Zaza tornano a parlare. E quando si dice memoria si intende prima di tutto emozione, ricordo, nostalgia, vita. A dire il vero se ancora si avverte il bisogno di ascoltare le loro parole, vuol dire che in questi lunghi anni hanno continuato a covare, seppure stratificati dalle tante strade di vita, aneliti di vissuto custoditi nei ricordi dei tanti che le hanno conosciute. Per questo siamo qui a ripresentare i loro scritti sparsi: sì sparsi, come lo possono essere gli appunti di due giovani ragazze, donne che avevano fin troppo chiaro il senso della vita che si erano costruite e i progetti che avrebbero dovuto realizzare per essere anime del mondo. Chi le ha conosciute riconoscerà nella prima parte di questo libro il sorriso di Mara, i suoi capelli al vento, la piccola ed esile costituzione che pure non riuscivano a contenere la grande forza e volitività; allo stesso modo rivedrà nella seconda il carisma profondo di Diana, la sua ricerca esistenziale, il rifiuto del conformismo e della provincialità gretta e inutile. Chi non le ha conosciute invece potrà rileggere gli scritti di due ventenni degli anni ’90, riscoprendo le tensioni giovani e le dinamiche di formazione che si agitano in ciascuno di noi nel tempo della sua formazione, negli anni dell’autonomia e della ricerca di un sé definito e profumato di vita. Per questo gli appunti (rigorosamente autografi, come tutti gli aforismi riportati) sono sparsi, apparentemente senza filo conduttore ed estemporanei: come sparso era il loro sguardo sul mondo circostante, che però serbava netto la voglia di allargarsi oltre il confine della città di provincia, alla ricerca di un ideale di uomo compiuto e possibile, armato solo di un sorriso sicuro e tenace, pronto ad affrontare anche la più ardua delle scelte. Questi appunti sono stati lasciati così dai curatori, limitando gli interventi formali per facilitarne una lettura minima e lasciando che non sia il lettore ad entrare nelle loro vite rubandone la ben nota discrezione, bensì che siano loro, Mara e Diana, ad entrare ancora nelle nostre di vite, per raccontarci quali erano i loro dubbi, le loro inquietudini, le loro ricerche: in una sola parola quelle loro strade che per tanto tempo hanno incrociato le nostre rendendole più ricche. Si, il tempo è stato galantuomo, perché se la distanza sembra sempre terribile, il sorriso invece ritorna più vicino che mai. Un’ultima cosa fondamentale: il commento grafico e artistico a questi scritti è di Vito Zaza, ossia di quel padre artista che fu il complemento dei loro pensieri, nonché l’arco di due frecce che sono state scoccate comunque lontano. Come i fiori che si incontrano per poi mescolarsi/ ribollendo fino al mare/ dove l’acqua giunge fino al sale/ con l’applauso del sole... (Mara).