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Marinella, grand'ufficiale a soli 18 anni ESCLUSIVA – La campionessa Falca racconta a “Quindici” festeggiamenti post olimpici e le emozioni al Quirinale
15 ottobre 2004

Grand'ufficiale della Repubblica a diciotto anni, una cosa che non capita spesso. La nostra concittadina Marinella Falca medaglia d'argento all'olimpiadi è stata premiata dal presidente della Repubblica per onore al merito della sua carriera sportiva. Abbiamo incontrato Marinella dopo tutti gli impegni post olimpici e ci ha raccontato come sono stati vissuti da lei questi momenti. Le abbiamo chiesto di raccontarci come sono andate le numerose premiazioni, i programmi televisivi a cui ha partecipato con la squadra olimpica. Sei stata premiata dal presidente della Repubblica Ciampi come hai vissuto quel giorno? “È stata la giornata più bella della mia vita, insieme al giorno della premiazione. Ma, è stata un'emozione diversa perché sul palco ero troppo emozionata e non mi sono goduta il successo, non ricordo altro. Non riuscivo a crederci e solo più tardi mi sono resa conto che avevo raggiunto l'obiettivo per il quale avevo tanto lavorato. Quando sono andata al Quirinale ero riposata e felice ed è stata una grande festa per tutti i 'medagliati'. È stato bellissimo. Poi quello stesso giorno sono stata ricevuta, con gli altri olimpionici, dal presidente del Consiglio dei ministri”. Hai partecipato a numerosi programmi televisivi ci racconti quelli più importanti? “Sono stata ospite nel programma “Cominciamo Bene” di Mirabella che affrontava il tema dell'amicizia. Ero con le altre compagne di squadra e ci hanno chiesto se fossimo veramente amiche, se in palestra ci comportiamo allo stesso modo che nella vita quotidiana. Ho partecipato con il gruppo anche al programma “In Famiglia” dove abbiamo eseguito alcuni passaggi della nostra esibizione e una breve intervista. Nei giorni successivi a Roma per Raisat siamo state intervistate. Anche questa è stata una cosa carina”. A “Domenica In” invece, che cosa è successo? “Ci hanno avvisato all'ultimo momento noi pensavamo di dover fare un'intervista. In realtà il programma era organizzato per parlare del capitano Elisa Santoni e del suo infortunio e noi dovevamo essere lì perché facciamo parte della squadra. Forse bastava far vedere il replay dell'esibizione olimpica, senza farci fare solo una comparsata”. Hai partecipato ad altre premiazioni o programmi che ci vuoi raccontare? “Mi piace ricordare un'esibizione per la società di ginnastica ritmica di Roma. E' venuto a vederci Veltroni il quale è rimasto affascinato della nostra esibizione e ci ha invitate per la domenica successiva per un'altra esibizione a piazza del Popolo. In seguito sono stata premiata in altre località in Puglia”. Cos'è più difficile vincere un'olimpiade o affrontare il tour de force tra programmi televisivi, premiazioni…? “Sono stati due stress diversi perché durante le premiazioni sai che sei lì perché è successa una cosa bella. All'Olimpiade non sai cosa ti aspetta, devi lavorare e basta, adesso sono ancora stanchissima e non riesco a dedicare un giorno a me stessa”. Come trascorrerai i prossimi mesi ci sono altre tappe importanti? “Ho ripreso ad andare a scuola all'ITIS. Devo dire che quest'anno ci sono stati dei problemi con il preside che non voleva accettarmi come uditrice. Grazie all'intervento del sindaco sono riuscita ad ottenere l'iscrizione. Intanto a metà ottobre in Spagna, a Bilbao, ci sarà un'esibizione poi continuerò la scuola fino a metà novembre circa, quando tornerò a Desio per allenarmi”. Quando pensi di poter tornare ad una vita “normale”? “Con tutti gli impegni, quest'anno ho avuto soltanto cinque giorni di vacanza durante i quali sono stata a Parigi con le mie compagne di squadra. Mi sono divertita tanto e soprattutto sono stata un po' tranquilla. Non sono ancora tornata ad una vita normale perché ci sono troppe premiazioni. In questi ultimi giorni i miei genitori mi stanno lasciando libera, perché poi dovrò riprendere ad allenarmi otto ore al giorno”. Come è cambiata la vita da pre-olimpica a post-olimpica, i rapporti con la gente che ti conosce e anche quella che non ti conosce? “Ho ricevuto i complimenti per strada dalla gente che non mi conosceva, mi hanno chiesto l'autografo, mi hanno raccontano le loro emozioni al momento della gara e questo a me ha fatto molto piacere, mi ha ripagato di tutti i sacrifici che ho fatto. Il rapporto con le persone che già mi conoscevano con le quali sono legata è rimasto lo stesso. Altri si sono avvicinati per secondi fini”. Ora pensi di poter essere un modello per le ragazze che si avvicinano alla ginnastica? “Lo spero sia per le bambine che vogliono fare questo sport sia per i ragazzi. Vorrei, però, ripetere quello che ho già detto, per ottenere dei risultati e realizzare un sogno bisogna lottare. Ho dedicato cinque anni della mia vita, ho fatto grossi sacrifici e lavorato sodo”. Ti ringraziamo ancora una volta per aver accettato il nostro invito e ti diamo appuntamento alla prossima vittoria, ciao. Leonardo de Sanctis
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