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Maria Pia Romano alla libreria Il Ghigno di Molfetta per il suo ultimo romanzo “La cura dell'attesa” Cos'è l'amore? Il calore della sicurezza che accarezza e non delude? Oppure la sottile incertezza che sa infiammarsi di passione, facendo invertire la rotta all'improvviso?
17 gennaio 2013

MOLFETTA - Dopo "L’anello inutile", finalista premio Nabokov, consigliato da il Sole 24 ore e recensito da Billy il vizio di leggere, TG1, che ha assegnato “le tre penne”, Maria Pia Romano torna in libreria con il romanzo “La cura dell’attesa”, Lupo Editore, un libro dedicato al coraggio delle donne.
Appuntamento sabato 19 gennaio alle 18,30 presso
Il Ghigno Libreria Molfetta, via Salepico 47. Firma delle copie fino alle 20,30.

Profilo dell’autrice: Maria Pia Romano è nata a Benevento nel 1976, è iscritta all’Albo dei giornalisti dal 2000. Scrive per alcune testate regionali e nazionali e inoltre si occupa di comunicazione pubblica, uffici stampa e organizzazione di eventi. Ha all’attivo quattro raccolte di poesie, Linfa (LiberArs, 1998), L’estraneo (Manni, 2005), Il funambolo sull’erba blu, (Besa 2008) e La settima stella (Besa 2008) e il romanzo Onde di Follia (Besa 2006). La'nello inutile (2011)- Ha ricevuto riconoscimenti in campo nazionale e internazionale per i suoi lavori. Le sue poesie sono inserite nel Museo della Poesia di Perla Cacciaguerra a Cesa. È stata tradotta da Amina Di Munno e Cassio Junqueira per il festival della letteratura italiana in Brasile del 2011.

Il romanzo: Le grandi storie come questa possiedono la forza per navigare in un mare di parole. «Non era nuda abbastanza se non scioglieva i capelli. Lui la obbligava a farlo, ogni volta». Davide è stato per Alba la rivelazione della pulsante voce della vita, la scoperta dell’amore che s’incide sulla pelle, per la prima volta. Nel trascorrere degli anni lei ha cercato di scacciare l’immagine inopportuna di un volto riemergente dal passato, è diventata una donna decisa e brillante: un ingegnere capace di spiegare ai suoi studenti il mondo dei motori disegnando alla lavagna curve perfette come il suo grembo, tenero portatore di nuova vita. Nell’attesa, Alba sfoglia le pagine della sua esistenza: l’infanzia chiusa nel cerchio perfetto della sua casa, gli anni a Ruvo di Puglia, poi il trasferimento nel Salento, la dedizione allo studio, le oscillazioni dell’animo. E lo sguardo innamorato di Filippo, il suo presente.  

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