Manfredi Azzarita in primo piano
Per la prima volta in unico testo, i profili umani e politici dei diciannove martiri pugliesi alle Cave Ardeatine
Libertà, giustizia sociale, democrazia: valori civili incarnati dagli antifascisti pugliesi attivi nella Resistenza romana e trucidati alle Fosse Ardeatine, la più inaudita rappresaglia compiuta in Europa durante la seconda guerra mondiale. Vittime diversificate per provenienza sociale e appartenenza politica, ma unite dalla rigorosa lotta al potere dittatoriale e accomunate su base regionale per origine e dall’autore per debito di riconoscenza, per superare un certo ritardo nella ricerca storiografica pugliese, per contrastare nel segno della memoria il clima antidemocratico che riprende ad avvolgerci, per mutare il paradigma della narrazione resistenziale, finalmente attenta alla persona oltre che al fenomeno storico di carattere generale, secondo l’impostazione di Imber Shulamit. Tra le figure dei “libertari a caro prezzo” ritratte nel libro, emigrate a vario titolo dalla Puglia a Roma fra gli anni Venti e Quaranta del Novecento, primeggia quella del capitano Manfredi Azzarita “di carattere deciso e adamantino”. Di madre veneziana e papà molfettese, viene presentato nel suo prestigioso percorso culturale, professionale e politico, e, in linea con il volere paterno (di Leonardo Azzarita, direttore ANSA e del Corriere delle Puglie nonché ANFIM - Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri, dal 1950 al 1974) accomunato nell’unico testo a don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo da Terlizzi, Cosimo Di Micco di famiglia tranese, Giuseppe Lotti e Vincenzo Saccotelli da Andria, Gaetano La Vecchia da Barletta, Ugo Baglivo da Alessano, Emanuele Caracciolo di famiglia gallipolina, Antonio Pisino da Maglie, Ferruccio Caputo da Melissano, Federico e Mario Carola di famiglia leccese, Nicola Ugo Stame da Foggia, Teodato Albanese da Cerignola, Umberto e Bruno Bucci di famiglia lucerina, Antonio Ayroldi da Ostuni, Ugo De Carolis di famiglia tarantina. Gli inediti ritratti acquerellati dall’artista Maria Bonaduce impreziosiscono iconograficamente l’opera e la completano insieme all’approfondito apparato di note, di richiami bibliografici, e alle tavole comparative proposte in appendice per favorire la considerazione sintetica. Renato Brucoli, In primavera, di libertà. Martiri pugliesi alle Cave Ardeatine, ED INSIEME, Graffiti/19, 184, ill., Isbn 978-88-7602-299-9, Terlizzi 2019.