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"Mai più" l'Olocausto: è un progetto, una speranza, deve diventare una certezza
20 novembre 2005

BARI - 20.11.2005 Le principali istituzioni, le forze attive, le migliori risorse culturali intellettuali e formative della Puglia, 1500 insegnanti di tutte le province e attraverso loro gli studenti e l'intero mondo della scuola pugliese. Tutto questo e non solo è "Mai più", il progetto che vuole ricordare e studiare l'Olocausto, perché non si ripeta. È promosso dalla Regione e ha meritato l'alto patronato del presidente della Repubblica. "Abbiamo il dovere di trasmettere quanto è accaduto a chi non c'era e non sa". Il presidente del Consiglio regionale, Pietro Pepe, ha presentato così l'iniziativa, avviando l'incontro con la stampa che ha costitutito l'atto iniziale dei momenti di studio, di conoscenza e di riflessione nei quali si articolerà l'intervento promosso dalla Regione: Consiglio, Giunta e assessorato alla cultura. Un progetto articolato, che coinvolge un'ampia rete di partner ed ha un valore "politico, con finalità educative", come l'assessore Silvia Godelli ha spiegato con parole toccanti e partecipazione emotiva. "Politico nel senso vero - ha detto - nel significato di 'polis': comunità, comunanza, condivisione della memoria di un popolo oppresso, discriminato, sacrificato". "Mai più è una promessa, una speranza - ha continuato - non ancora una certezza se nel cuore dell'Europa risorge tra i tanti mostri del passato un antisemitismo che si manifesta nel danneggiamento delle tombe ebraiche, nella profanazione della memoria" Le finalità educative si rifanno alla testimonianza di una storia che dev'essere "madre di valori" e non alibi di conflitti, di discriminazioni, di negazione della vita umana e delle tradizioni di culture, storie e religioni in cui gli uomini si riconoscono. "Nel 2005 - ha ricordato l'assessore Godelli - il sessantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz è passato sottosilenzio, a parte i soliti meritevoli centri di ricerca. Il progetto cerca di recuperare il vuoto". Non a caso le iniziative partiranno nei prossimi giorni, anche "per ragioni simboliche". Quattro le sezioni in cui si articolano. "Testimonianze della memoria", prevede seminari di studio che coinvolgeranno 1500 insegnanti, dal 23 novembre al 12 dicembre. Dal 9 gennaio all'8 febbraio 2006 partirà "Il treno della memoria", mostra multimediale itinerante allestita in carri merci che sosteranno nelle stazioni dei sei capoluoghi provinciali. Dal 20 al 24 aprile "Il viaggio della memoria" porterà in treno 500 studenti e insegnanti nel campo di sterminio polacco. Per finire, nel maggio 2006 "Luoghi e testimonianze della memoria" farà il punto dell'intero progetto. Una serie di interventi in un ampio arco temporale, non una celebrazione rituale, limitata a una data". "Per quanto importanti, le giornate commemorative rischiano di trasformarsi in riti svuotati di significato, occorre invece testimoniare ogni giorno la partecipazione attiva, per 365 giorni", l'impegno di Silvia Godelli è stato condiviso dai rappresentanti del Consiglio intervenuti, dal presidente Pepe al vicepresidente Luciano Mineo, ai consiglieri regionali Mimmo Lomelo, Pina Marmo e Michele Ventricelli. Tra i presenti, il sen. Maritati. Sul tavolo della presidenza campeggiavano cinque formelle, altorilievi ispirati alla Shoah, opera dell'artista Cosimo Giuliano, di Latiano. Il progetto è illustrato nei particolari all'indirizzo web www.maipiu.org . Leonardo de Sanctis
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