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Madonna dei Martiri, non si placa la polemica Per la destinazione dei locali dell’ex centro anziani
15 marzo 2001

E’ ancora senza soluzione la vicenda dei locali dell’ex centro anziani annesso alla Basilica della Madonna dei Martiri. QUINDICI si è ampiamente occupato in passato della storia (vedi numeri di agosto e settembre 1999). Ripercorriamone brevemente le tappe: nel 1994 viene decretata la chiusura del centro anziani collocato nei locali annessi alla basilica, ritenuti non conformi alle norme previste. Dal 1996 si cerca in diversi modi di recuperare i locali, dopo alterne vicissitudini, legate a lungaggini burocratiche, nel 1998 l’amministrazione indice l’ennesimo bando di concorso e la Poligest di Bari si aggiudica l’appalto e nell’aprile del 1999 viene concluso il contratto. Ma la vicenda è lontana dal concludersi, gli abitanti del quartiere Madonna dei Martiri e i frati minori si dicono pronti a difendere con le barricate i locali, in alcuni di essi infatti, durante gli anni in cui si è andata consumando la vicenda burocratica, gli abitanti del quartiere insieme ai frati e a volontari provenienti da tutta la città hanno fatto nascere quello che è l’unico posto, oltre la strada, dove i bambini, in particolare, ma in generale tutti gli abitanti del quartiere possono svolgere attività sociali. Ovvia quindi l’indignazione da parte di persone che vedono togliersi l’unico luogo che fungeva da catalizzatore di energie positive, per la rinascita di un quartiere che, da sempre stenta ad integrarsi con il resto della città. Sembrava che l’amministrazione si fosse fatta partecipe delle richieste dei cittadini del quartiere, offrendo come soluzione la creazione di uno spazio adibito ad attività ludiche e sociali, da costruirsi sul suolo di uno dei due campetti di calcetto. Ma il lato oscuro della vicenda è che i cittadini del quartiere e i frati a questa ragionevole proposta pongono un netto rifiuto, prima adducendo come motivazione il pericolo che i bambini correrebbero, dovendo accedere al nuovo centro passando par la statale limitrofa. L’amministrazione comunale, però, ha cercato un punto di incontro proponendo una revisione del progetto, neanche questa soluzione ha soddisfatto i cittadini. Da qui il lato oscuro: perché rifiutare ogni compromesso? C’è forse qualcuno che soffia sul fuoco? Ricordiamoci che le elezioni si avvicinano. Certamente la posizione degli abitanti del quartiere è condivisibile, è naturale voler conservare una struttura che sta facendo rivivere il quartiere con le attività di volontariato e doposcuola. D’altronde la posizione dell’amministrazione comunale è stata analogamente limpida: si voleva investire su un progetto, che dovrebbe inserirsi in uno più ampio, mirato a restituire il quartiere Madonna dei Martiri alla città. E’ stata inoltre comprovata la proprietà dei locali contesi da parte del Comune dato che vale l’usucapione. La proprietà era reclamata dalla curia fin dal settembre 1999. Al momento l’unica cosa certa è che la campagna messa in atto dai frati minori e dagli abitanti del quartiere, con una marea di volantini e raccolte di firme contro il progetto del centro geriatrico, ha sortito l’effetto voluto, paralizzando un processo già in itinere. Inoltre, mentre si è aperto un tavolo di trattative tra la Curia e l’amministrazione, i monaci hanno impugnato la concessione edilizia, facendo ricorso al Tar. Donato Centrone
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