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Lungomare, chiesti alla Regione 22 miliardi
22 gennaio 2002

MOLFETTA – 22.1.2002 L'amministrazione comunale di Molfetta ha chiesto alla Regione un finanziamento di 22 miliardi per interventi a difesa del suolo. Il mare sta consumando la città vecchia. Il centro storico di Molfetta, che all'origine fu un'isola, subisce da secoli la forza erosiva delle acque marine. E, per questo, cade a pezzi. A rischio il torrione Passari (il cui recupero è terminato l'anno scorso), il retro di Palazzo Municipio e il lato mare degli stabili di via Sant'Orsola. “Parte dei finanziamenti richiesti a fine dicembre sono stati già ottenuti. E' notizia di queste ultime ore”, ci dicono dall'ufficio Finanziamenti del Comune. “E' la difesa della costa il fine prioritario di questi interventi, che rientrano in un piano generale di salvaguardia del litorale”, dichiara l'ing. Cosimo Altomare, consulente del Comune di Molfetta, autore del progetto. L'idea è: “allargare” il lungomare, creando una banchina più bassa tra la strada attuale (lungomare Marcantonio Colonna) e il mare. “All'altezza della rotonda – ci spiega nei dettagli l'ing. Altomare – si potrà scendere e passeggiare sulla nuova banchina. Questo limiterà l'azione erosiva del mare, e servirà a recuperare e rendere accessibile un tratto di spiaggia che oggi non è fruibile. Abbiamo voluto che quest'opera, oltre che necessaria ai fini della salvaguardia della costa, fosse anche utilizzabile dai cittadini”. Dunque una passeggiata “parallela” al lungomare. Più bassa e più vicina al mare. Si estenderà a partire dal palazzone Inps (vecchio ecomostro di Molfetta!) fino all'inizio del centro storico, che non sarà toccato da questo intervento. “Per il centro storico – prosegue l'ingegnere – non si è voluto adottare lo stesso tipo di opera, perché questo avrebbe snaturato la natura e il volto della città vecchia, nata sull'acqua. Una strada, anche solo pedonale, avrebbe indubbiamente alterato il paesaggio”. Per la parte del centro storico che sporge sul mare sarà realizzata una lunga barriera sommersa, appena a pelo d'acqua, che limiterà la forza del moto d'ondoso. Quanto invece alla possibilità ventilata da alcuni di prolungare il lungomare e realizzare un avveniristico marciapiedi “sull'acqua” per poter ammirare dal mare la città vecchia, il progetto pare essere ancora lontano. “E' nelle intenzioni realizzare quella passeggiata, ma solo dopo le necessarie opere di difesa della costa”, conclude l'ing. Altomare. Adelaide Altamura
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