"Lo screening dell'Io" all’Auser di Molfetta
MOLFETTA - Ha avuto inizio ieri, nella sede Auser di Molfetta, l'attività di "valutazione" di un gruppo di soci Auser, secondo quanto previsto dal progetto "Lo screening dell'Io" elaborato e condiviso da Auser Molfetta e dal Rotaract. Il progetto prevede anche il coinvolgimento di soci Auser delle sedi di Bisceglie e di Trani.
Al termine della fase di valutazione i risultati saranno oggetto di comunicazione e di valutazione, in un apposito convegno, al quale saranno invitati Enti e operatori del settore ed aperto alla cittadinanza.
Il progetto, secondo i promotori, colma una lacuna di analisi e di indagine, effettuate da vari Enti ed Associazioni, che pur avendo valutato quasi tutti gli effetti generati dalla pandemia: economici, sociali, finanziari, sanitari, ecc. non ha prestato alcuna attenzione sugli impatti che la pandemia da covid può aver generato, in particolare sulla popolazione anziana in termini di disagi e ripercussioni subite, in relazione alla capacità di gestione della propria vita, a causa della ridotta attività di relazione e della rinuncia ai rapporti famigliari.
I risultati dell'indagine saranno utilizzati per costruire adeguate e coerenti politiche e iniziative, non escludendo coinvolgimenti delle strutture sanitarie, finalizzate al recupero delle compromesse capacità relazionali.
Lo screening sarà curato dalla dottoressa Alessandra Ventrella, psicologa, collaboratrice della cooperativa Charisma - Chicco di Frumento di Molfetta, mediante un’intervista e la somministrazione di un questionario.
L'intero progetto sarà gestito, per le sedi Auser, dalla dott.ssa Virginia Fiumefreddo; per il Rotaract dalla dott.ssa Nadi Demaj.