Lillino Drago, candidato sindaco al ballottaggio a Molfetta: “Nessun accordo sottobanco. Solo appello agli elettori di Mastropasqua e Infante a scegliere l’alternativa a Minervini”
Lillino Drago
MOLFETTA - “È scaduto in queste ore il termine previsto dalla legge per gli apparentamenti in vista del ballottaggio del 26 giugno e la mia coalizione non ha sancito alcun accordo, formale o informale, con altre forze politiche o liste civiche rimaste fuori dal ballottaggio”.
Con queste parole il candidato sindaco Lillino Drago interviene nel dibattito politico in corso per chiarire alcuni aspetti.
“Sono completamente destituite di fondamento, pertanto, le illazioni di chi, negli ultimi giorni, continua ad agitare lo spauracchio di trattative sottobanco con chicchessia per la spartizione di incarichi o poltrone in vista del secondo turno. Si tratta di una inaccettabile operazione di mistificazione della realtà su cui voglio essere molto chiaro: non sta avvenendo niente di tutto questo e chi continua ad affermarlo mente sapendo di mentire, dimostrando tutta la sua assoluta malafede. Ho passato tutta la mia vita al servizio fedele delle istituzioni della Repubblica e non sono disposto ad accettare che ci si prenda gioco in questo modo volgare della mia credibilità e della mia storia personale che non intendo barattare per niente e per nessuno!”.
“Stiamo continuando a lavorare in vista del secondo turno rivolgendo il nostro appello a tutto l’elettorato molfettese affinché esprima il suo voto libero da ogni condizionamento sul modello di città che intende sostenere: da un lato la continuità con una fallimentare stagione politica e amministrativa fatta di scandali giudiziari, incuria, abbandono e opere incompiute, dall’altra un reale cambiamento all’insegna del decoro urbano, della qualità della vita dei cittadini, dello sviluppo sostenibile, del rilancio turistico e della valorizzazione delle risorse culturali e ambientali della città. Questa è la posta in gioco e per questo chiediamo a tutti gli elettori, anche a quelli che hanno sostenuto le candidature di Pietro Mastropasqua e Giovanni Infante, di scegliere l’unica alternativa possibile al sistema di potere rappresentato dal sindaco uscente, già bocciato al primo turno dalla maggioranza dei cittadini. Nessun accordo e nessun mercimonio alle spalle della città, quindi, ma un appello trasparente e alla luce del sole per voltare pagina e per proiettare finalmente Molfetta nel futuro”.