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Lillino Di Gioia nella direzione regionale della “Margherita”
07 aprile 2004
MOLFETTA – 7.4.2004 La direzione regionale della Margherita di Puglia, su proposta del coordinatore regionale, Gerolamo Grassi, nel corso dell'ultima seduta ha approvato «la cooptazione» di persone che hanno aderito alla Margherita. Lo rende noto un comunicato. «L'ex deputato Michele Ricci di Foggia, gli ex assessori regionali Lillino Di Gioia di Molfetta (nella foto) e Salvatore Mongiello di Foggia, 1'ex presidente della Regione Puglia, Peppino Martellotta di Fasano, sono stati chiamati a far parte della direzione regionale della Margherita dì Puglia». «La Margherita di Puglia - conclude il comunicato - si arricchisce, così, di autorevoli presenze che nel recente passato hanno ricoperto incarichi prestigiosi in campo regionale e nazionale».
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ciccio riccio
13 Aprile 2004 alle ore 00:00:00
Sig. Minervini lei si deve dare una calmata; capisco che la imminente sconfitta del centro destra alle europee, come ormai pronosticata anche dai sondaggi delle società amiche del cavaliere, la innervosisce tanto ma una camomilla nelle sue condizioni non le farebbe male. Premesso che il problema Di Gioia riguarda solo ed unicamente la Margherita di Molfetta e pugliese e non tutto il centro sinistra in cui militano tanti partiti diversi dalla Margherita; ma poi cosa vuol dire "speculiamo sulla guerra". Vorrei capire c'è stata una guerra in Iraq o ce la siamo sognata tutti? E' stata acclarato che la motivazione ufficiale per cui è nata questa guerra in cui sono morti ad oggi qualche centinaia di migliaia di persone (in gran parte inermi cittadini iracheni che con il terrorismo o con le armi chimiche non avevano niente a che vedere) e cioè la minaccia di armi di distruzione di massa si è dimostrata una grossa bufala messa su da Bush e da Condoliza Rice? E' stato acclarato che il vero motivo di questa ed altre guerre del Medio Oriente si chiama PETROLIO; diversamente se fosse "esportare democrazia" così come dite voi di destra vorrei capire perchè non si fa una guerra in Ruanda o in Vietnam o a Cuba o nello Zaire o in altri centinaia di stati del nostro continente dove oggi non esiste la democrazia ma c'è il totalitarismo come quello di Saddam? Su via non ci prendiamo per i fondelli e non prendiamo per i fondelli i cittadini che ormai l'annello al naso e la sveglia al collo non ce l'hanno più, rassegnatevi a perdere e finalmente a rivedere in TV grandi personaggi come Biagi, Luttazzi, Santoro, Guzzanti Sabina ecc. imbavagliati e censurati dalla televisione in mano al monopolio berlusconiano.




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