MOLFETTA - E domenica è passata! La partita, secondo la stampa, più importante della stagione, contro Il San Severo, si è conclusa positivamente per la compagine biancorossa. Addirittura una vittoria!
Come avevo già detto nella mia prima puntata di sabato 12/01/2013 la squadra è costruita per esprimersi meglio lontano dal Paolo Poli. Dato ribadito nelle interviste post-San Severo dall'allenatore molfettese Sisto. “La nostra squadra è stata costruita con queste caratteristiche (vedi prima puntata)". Candidamente ha chiosato il "Mister". E' la prima volta che l'ho ascoltato e conosciuto. Modesto e realista! Un buon viatico. Non sono stato d'accordo su alcune sue scelte fatte in talune partite, ma il mio è certamente un parere da "esterno" e tendenzialmente sono a giustificare l'operato di chi opera. Chi opera,comunque faccia, sbaglia… per gli altri!!
L'esperienza, mi dice che ora viene il difficile. Le squadre che verranno a giocare in casa sanno quale è la filosofia di gioco del Molfetta ed in più non sempre si potranno ottenere tanti punti fuori casa!
Le strade banalmente sono sempre due: o la spensieratezza di un gruppo scevro da responsabilità o la nuova consapevolezza di scoprirsi con molte più responsabilità. Sto parlando di crescita. O diventi adulto e resti bambino. Personalmente penso sia necessario un salto di qualità. Bisogna preparare le sfide in maniera maniacale senza tralasciare alcun particolare dell'avversario e affrontare le nuove gare con il piglio della "Capolista" ma non la supponenza di pensare di essere i più forti. Questo pensiero è una pietra miliare per chi pratica lo Sport a livello agonistico. Il rispetto per gli avversari con la consapevolezza della propria forza sono i segnali che ti indicano la strada versa la vittoria.
Ma le variabili, a questi livelli ma anche a livello superiore, divengono incognite! In questo momento la società, se esiste, deve essere presente ed attenta a livello interno, esterno e a livello Federale affinché non ci siano strani comportamenti da parte degli Attori principali tutti inclusi.
La mente e come dicevo prima, l'esperienza, mi impongono di pensarla in questa maniera, il cuore (Biancorosso) no! Il Calcio per me è passione quasi oblio mentale per Novantaminuti, dove tutto è concesso, quasi tutto! Poi torna la normalità della vita reale. Ma questa è un'altra storia. Alè Molfetta.
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