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Lettera aperta ai compagni della sinistra che non c'è Appello all'unità dei comunisti italiani dopo le ultime elezioni
15 luglio 2004

I Comunisti italiani, dopo un'analisi dei risultati elettorali delle europee e delle provinciali, hanno deciso di scrivere una lettera aperta “ai compagni della sinistra che non c'è”. Ecco il testo: “Cari compagni, il risultato elettorale molfettese ha confermato uno stato di debolezza del centro-sinistra, attestato al 40% alle europee, ed al 35% alle provinciali. Con una partecipazione al voto ridotta al 50%. Questo elettorato di minoranza si è riposizionato, privilegiando a centro la Margherita (che assorbe gli orfani della Dc), ed a sinistra Rifondazione (che assorbe gli orfani del Percorso). Un elettorato quindi “nostalgico” di passate stagioni politiche, indisponibile a fare da apripista di una nuova stagione del centro-sinistra. E nuova è altro da effimera. Un elettorato umorale, com'è nella tradizione della città: la più di destra, o la più di centro, o la più di sinistra d'Italia. Questa consuetudine “plebiscitaria” è nefasta, è indice di uno stato sociale precario e sofferente. Mi domando: per quanto tempo può una città vivere in precarietà? Il PdCI consegue un risultato soddisfacente, se rapportato al voto polarizzato ed alla delicata fase di ricostruzione di un gruppo dirigente e di apertura a nuovi militanti. Sono convinto che i Comunisti Italiani di Molfetta possono fare la loro parte per interpretare una linea di ascolto e di rappresentanza di ceti popolari, la cui adesione al centro-sinistra può ribaltare i rapporti di forza: è tempo di andare oltre i confini della piccola borghesia cittadina, di riannodare legami di classe con le vecchie e nuove figure dei lavoratori, di proporre un progetto credibile e condiviso di cambiamento della città . E di ribadire con forza la proposta della confederazione della sinistra, per superare le tentazioni di pretesa di egemonia del centro e di integralismo settario di sinistra. La coalizione è un valore, con pari dignità dei moderati e dei progressisti, che devono convivere in competizione certo, ma non nella reciproca insofferenza. Abbiamo elaborato per questa fase un nostro programma di lavoro: a) Le spiagge libere ed attrezzate: un nuovo modo di fruire del litorale, salvaguardandone l'uso sociale e coniugando tutela ambientale e nuovo modello di intrapresa economica alternativa ai lidi privati. b) La revoca degli aumenti dei grattini per i residenti: la zona blu deve mantenere la funzione di regolazione della sosta e del traffico urbano, non diventare una nuova tassa per i residenti. c) Contro l'insediamento dell'inceneritore nella zona ASI: incompatibile e pericoloso in un'area ad alta densità abitativa, e foriero di allocazioni produttive non selezionate dalla comunità. d) Per l'immediato avvio dell'edilizia convenzionata e per una politica di calmiere del costo della casa; contro il nuovo balzello di conversione del diritto di superficie in diritto di proprietà. e) Una campagna di monitoraggio sulle nuove forme di precarizzazione del lavoro a Molfetta, all'indomani della Legge 30. f) I temi nazionali del diritto previdenziale (per i lavoratori dipendenti ed autonomi) e della difesa del potere d'acquisto dei salari e delle pensioni. g) L'unità della sinistra”. I Comunisti italiani con questa lettera aperta, oltre a chiedere un contributo finanziario (anche di un euro al mese), per assicurare stabilità di entrate alla sezione chiedono anche una partecipazione diretta, “assumendo l'impegno a essere protagonista attivo per la realizzazione di almeno un punto del programma di lavoro”. “Ma è anche necessario che ti faccia tramite del nostro invito ai simpatizzanti di sinistra ed ai cittadini tutti – conclude il segretario Franco Cives -, a partecipare a questa esperienza di elaborazione collettiva. Vogliamo provare insieme a cambiare l'esistente, ed a ricostruire una sinistra matura e radicata? Ogni venerdì, in sezione, troverai i compagni per le riunioni di lavoro”.
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