Legambiente, giornata del riuso: oggetti e rifi uti strappati alla discarica
Perché non riutilizzare collane, bracciali, orecchini, borse, maglioni, sciarpe, scarpe, libri, cd, giochi da tavola, pupazzi, piatti, posate, bicchieri, tazze, presine che ci avanzano? Qualsiasi oggetto che non serve più può interessare a qualcun’altro. Niente andrà più perduto. La nostra società, basata sui consumi, molto spesso si trasforma in una società degli sprechi. È necessario, perciò, promuovere la consapevolezza dell’importanza del riuso e riciclo come modalità della gestione dei rifi uti e rendere questi una potenziale fonte di reddito e oggetto di lavoro creativo. Proprio per questo, in occasione della «Settimana europea per la riduzione dei rifi uti», il circolo Legambiente di Molfetta in collaborazione con Asm, GlobEco, Tra.sma.r, Mercatino, Unipol ha organizzato la Giornata del riuso, con lo scopo di prolungare la vita di quegli oggetti che, pur funzionanti, non sono più usati, evitandone l’accumulo in discarica. Diversi gli stand allestiti: uno per i CD, le videocassette e i libri, un altro per i giocattoli, un altro ancora per i vestiti e gli accessori, uno per piccoli mobili e uno per gli apparecchi elettronici (ad esempio cellulari, i primi oggetti ad essere ritirati), dove artigiani volontari erano pronti per alcune riparazioni. Bastava cercare tra centinaia di oggetti consegnati dai cittadini molfettesi, farsi catturare da ciò che era sistemato sui tavolini e lasciare una piccola offerta libera al circolo Legambiente. La maggior parte degli oggetti che sono stati portati al centro di raccolta sono stati, con grande soddisfazione degli organizzatori, rapidamente ritirati, mentre quel poco rimasto è stato consegnato all’Asm per lo smaltimento. Importante il contributo dell’Asm, ma soprattutto del Teatro dei Cipis che ha messo in campo una performance perfetta, partendo da alcune rifl essioni su René Magritte. Infatti, il rappresentante del surrealismo aveva già capito l’importanza del rapporto tra apparenza e realtà e tra linguaggio e oggetti, connubi che spesso sono ignorati nella vita quotidiana: nel suo più importante quadro che rappresenta una pipa scrive «ce ci n’est pas une pipe» (‘questa non è una pipa’). È inevitabile chiedersi come sia possibile. Bene, le parole, al pari dell’immagini, operano una frattura tra la natura linguistica e le cose a cui rimandano. La responsabile del Teatro dei Cipis Giulia Petruzzella ha mostrato che tutto si può riutilizzare. «Questo pennarello non è un pennarello» ha esordito, trasformando un semplice pennarello in un fl auto, in un termometro, in una pipa. Non solo i grandi, ma anche i più piccoli sono rimasti meravigliati. La giovane attrice ha, così, invitato sopratutto i bambini a partecipare alla rappresentazione della favola «Cappuccetto Rosso». Sono stati loro i veri e propri protagonisti: con una coperta rossa una ragazza si è trasformata in Cappuccetto rosso, con un basco un giovanotto è diventato il cacciatore e con un cappello di pelliccia sulla scena è apparso un lupo. «Andate oltre l’apparenza» queste le parole di Giulia Petruzzella che, invitando tutti a riutilizzare, ha fornito anche un insegnamento morale valido per tutte le età. Ottima la risposta dei cittadini, anche se pochi, forse disorientati dalla novità dell’iniziativa. È probabile che il circolo Legambiente di Molfetta ripeta la Giornata del Riuso a gennaio 2012, cercando di coinvolgere anche associazioni impegnate nel settore socialità a Molfetta.