Lecce, 5° giornata nazionale dello sport paralimpico
LECCE - Più di 40.000 studenti delle Scuole Medie di 1° e 2° grado hanno partecipato in tredici città italiane al massimo evento promozionale organizzato per il quinto anno consecutivo dal Comitato Italiano Paralimpico: un evento finalizzato a far vivere un momento di integrazione tra ragazzi diversamente abili e normodotati e ad incontrare i campioni paralimpici presenti in tutte le sedi per dimostrazioni ed esibizioni.
Solo a Roma sono stati circa 4.000 i ragazzi che hanno avuto la possibilità di misurarsi in discipline paralimpiche quali il tennistavolo, il basket in carrozzina, l'adaptive rowing, l'equitazione, la danza sportiva, il lancio del vortex, la corsa, il torball; ma la manifestazione romana, ripresa in diretta dalle telecamere di SKY, è stata caratterizzata anche dalla presenza di testimonial d'eccezione, quali l'attrice Maria Grazia Cucinotta, la cantante Alexia e la cantante nonché atleta paralimpica Annalisa Minetti.
A Lecce, una delle tredici città italiane scelte per celebrare la Giornata Paralimpica, la manifestazione organizzata dal Cip Puglia e dalla Fondazione Enel Cuore Onlus è stata un grande successo.
La location scelta è stato il Palazzetto dello Sport Ventura gremito da centinaia di studenti di ogni ordine e grado, che hanno assistito alle esibizioni di duecentocinquanta atleti diversabili: dalla coppia Campione d'Italia di danza sportiva formata da Antonella Sterlacci e Vincenzo Ignomiriello, alle esibizioni di tennistavolo e del show-down (ping pong per ciechi), dalle prestazioni del Judo Club Olimpia di Lizzanello, alle partite di calcio a 5 e di basket in carrozzina.
È stata una grande giornata di sport e amicizia, di superamento delle barriere mentali che ancora separano i cosiddetti "normodotati" ed i disabili, culminata verso mezzogiorno con l'ingresso nel PalaVentura della squadra al completo dei cestisti professionisti della New Basket Enel Brindisi.
La Giornata, apertasi con il saluto delle autorità comunali e provinciali, ha visto la partecipazione di diciotto società pugliesi: Gargano Giovinazzo; Elos Bitonto; Sport Insieme Sud Barletta; Delfino Taranto; il Sole Taranto; Uic Bari; Ascus Uic Lecce; Astra Bari; H Bari 2003; Filanto 2001 Lecce; Lupiae Lecce; Utopia Lecce; Gruppo Sportivo Silenziosi Lecce; Unione Sportiva Salentina Lecce; Judo Club Olimpia Lizzanello; Cuban Club Danza Sportiva.
"Lo sport è uno solo", hanno ricordato il Presidente Regionale Giuseppe Pinto ed il Delegato Provinciale del Comitato italiano Paralimpico (Cip) Antonio Vernole.
Più di duecento partecipanti e quindici relatori hanno partecipato nella giornata successiva al Convegno tecnico-scientifico organizzato dal Coni di Lecce e dalla Delegazione Provinciale del Cip sul tema "Una storia lunga 50 anni: dallo sport-terapia allo sport paralimpico".
Una giornata di approfondimento su organizzazione e attività del Cip, doping e riabilitazione, tutela sanitaria e protesi, rapporti con la scuola, disabilità mentale e progetti di formazione che ha chiuso la due giorni dedicata dal movimento sportivo salentino agli atleti disabili:
"In questi 50 anni, a partire dalle Olimpiadi di Roma - ha affermato in videoconferenza il Presidente Nazionale del Cip Luca Pancalli - abbiamo fatto veramente la storia ed abbiamo trasformato il concetto di disabilità, oggi finalmente intesa come risorsa del Paese. Il Cip è uno strumento attivo che fa dello sport un mezzo di speranza per migliaia di atleti, di educazione, di integrazione sociale e di agonismo".
Numerose le personalità di primo piano del movimento nazionale paralimpico che sono intervenute. Il Segretario Generale del Cip Marco Giulio De Sanctis ha illustrato la struttura organizzativa del Comitato, mentre il Direttore Sportivo Giuseppe Marino ha calato gli insegnanti ed i tecnici nella realtà dello sport paralimpico.
"Lo sport per disabili - ha sostenuto Marino - ha una sola parola d'ordine: adattamento. Un concetto questo che consente di raggiungere qualsiasi traguardo in qualsiasi disciplina sportiva".
Oltre agli esperti, sono intervenuti anche atleti paralimpici e "normodotati" tra i quali i calciatori del Gallipoli.