Le opere degli scultori napoletani Verzella a Molfetta
MOLFETTA - Artisti poco conosciuti al pubblico, ma non per questo minori, i Verzella hanno rappresentato la storia scultorea napoletana per gran parte dei secc. XVII e XVIII: per questo motivo, dopo la conferenza «Francesco Verzella e la statua dell'Assunta» del prof. Gaetano Mongelli, lo studioso ed amatore Antonio Faita nella conferenza «Francesco e Giuseppe Verzella, scultori napoletani: tra Campania e Puglia», tenutasi presso la Parrocchia San Gennaro, ha elencato e presentato al pubblico una serie di statue realizzate nella bottega dei Verzella, segnate da un senso religioso profondo.
Tra le circa 50 immagini statuarie esaminate, bisogna ricordare quelle che oggi si trovano nel territorio di Molfetta: innanzitutto, Maria Assunta in Cielo (1809) in legno policromo (nella foto), posseduta dalla Confraternita dell'Assunta dal 1816 e probabilmente custodita presso la Chiesa della Trinità, sua sede primitiva. È interessante notare come la statua in questione abbia un panneggio molto simile al simulacro di Sant'Anna del 1804 (Foglianise, Benevento), nonché la stessa esplosione cromatica.
Custodite anch'esse nella Chiesa di San Gennaro, sono il San Luigi (1814) e la Madonna del Buon Consiglio (1817), entrambi in legno policromo: ricordiamo che il Capursi, ne «La Parrocchia di San Gennaro - note storiche», tramanda che la statua fu commissionata per raffigurare la Madonna dei Martiri, poi acquistata dalla Congrega del Buon Consiglio dopo il 1840.
Del 1827-29 sono la Madonna del Carmine, custodita nella Chiesa di San Pietro, di abiti in stoffa e testa, mani e piedi in legno policromo, ed il San Giovanni Evangelista dell'Arciconfraternita della Morte, sito nel Museo Diocesano, che avrebbe costituito uno dei simulacri del Sabato Santo (poi sostituito nel 1926 dall'attuale immagine in cartapesta del Cozzoli). Anche in questo caso, il San Giovanni è molto simile nel volto, nei capelli ondulati e nell'abbigliamento al San Giovanni Evangelista del 1795 di Giovan Battista Verzella .
Infine, anche i simulacri della Madonna dei Martiri (1840) e della Madonna della Misericordia (1810), oggi custodita nella Chiesa della Misericordia (Annunziata) di Terlizzi, appartengono a Francesco Verzella, quest'ultima oggi in pessime condizioni di conservazione a seguito dell'incuria e di atti vandalici operati da mani sacrileghe nella rettoria omonima.
Autore: Marcello la Forgia