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Le acrobazie contabili dell'ex assessore Roselli (Pdl) in una polemica sui buchi di bilancio dell'ex sindaco di Molfetta Azzollini. La replica dell'assessore Amato “Le passività relative al 2012 denunciate in consiglio esistono, non avevano il corrispondente impegno di spesa (cioè la copertura finanziaria), in parte non sono state pagate (e quindi dobbiamo trovare i soldi per pagarle) e in parte sono state pagate con i fondi del 2013, azzerando capitoli di spesa che ora dovremo impinguare trovando il denaro necessario”
22 ottobre 2013

MOLFETTA – La cattiva gestione della città da parte dell’amministrazione di centrodestra guidata dal sen. Antonio Azzollini sta creando non pochi problemi alla nuova giunta di centrosinistra che deve far fronte non solo a una certa resistenza ed ostilità da parte dell’apparato burocratico comunale, ancora fedele ad Azzollini (anche grazie alle gratifiche ottenute in passato, come risulta dagli atti dell’indagine della Procura della Repubblica: i soldi del porto sono stati destinati anche a questo), che non perde occasione per mettere bastoni fra le ruote, ma anche alle carenze finanziarie. Come ha detto l’assessore regionale Guglielmo Minervini alla Festa del Partito Democratico, l’amministrazione Azzollini è stata capace di depauperare perfino il patrimonio dell’apparato burocratico comunale, demotivandolo e squalificandolo. Con gli incentivi economici, magari si ottiene il consenso, ma non si valorizzano le professionalità. Oggi il sindaco Paola Natalicchio è impegnata al recupero di questo patrimonio, puntando alla qualificazione delle risorse umane per offrire un servizio migliore alla città.

L’ultimo esempio di questa situazione è stato quello della mensa scolastica. I cittadini devono sapere che molti utenti non hanno mai pagato il servizio mensa (lasciando debiti per 600mila euro), né l’ex sindaco Azzollini si è preoccupato di riscuotere questi crediti (come tanti altri, compresi quelli dovuti da amici di partito o di coalizione) evitando nella sua raffazzonata gestione, di prendere provvedimenti impopolari e aumentando il consenso anche a costo di conti in disordine.

Che dire poi della Markas l’azienda a cui sono stati affidati per ben 9 anni la gestione della mensa e sulla quale “Quindici” in passato non aveva mancato di avanzare rilievi critici? Come mai questa ditta ha fornito blocchetti mensa insufficienti?
In questo settore ci ha sorpreso perfino l’ex assessore ai servizi sociali Luigi Roselli (nella foto di archivio con l’ex sindaco Azzollini e l’ex dirigente dei lavori pubblici Balducci) che sembrava distinguersi rispetto alla pattuglia degli yes men del senatore, ma che, con grande delusione di molti cittadini anche di parte avversa che gli accreditavano una certa indipendenza, ha cominciato anch’egli (forse per accreditarsi come prossimo candidato sindaco del centrodestra, dopo la bruciatura di Ninnì Camporeale) a dire bugie e a vendere aria fritta come hanno fatto per 10 anni e oggi, sul porto, sono stati smascherati anche dalla magistratura. Luigi Roselli fa parte della pattuglia degli ex assessori indagati sulla presunta truffa dei 150 milioni del porto dirottati sui fondi comunali ed è uno di quelli che, per aver detto sempre di sì ad Azzollini, oggi si trova nei guai giudiziari. E, sinceramente, ci dispiace.
Così, pur di giustificare gli errori della passata amministrazione, Roselli ora si lancia anche in terreni non suoi, come quello della valutazione dei bilanci, una materia che a lui medico, non dovrebbe essere proprio congeniale, come ha riconosciuto anch’egli in altre occasioni. A che pro, allora, cimentarsi in acrobazie contabili con la diffusione di incredibili comunicati stampa per contestare i reali buchi di bilancio, attraverso foglietti distribuiti, naturalmente per ordine del capo, padre-padrone, solo ai giornali considerati amici?
Intanto ci piacerebbe sapere come mai l’amministrazione comunale di Azzollini non ha pensato di recuperare questi crediti, dovuti da contribuenti con reddito adeguato a sostenere la spesa? Oppure a chi ama regalare pallottolieri, occorrerebbe offrire un corso, naturalmente gratuito, di partita doppia.

Oggi a Roselli replica l’assessore al bilancio del Comune di Molfetta, Angela Amato con una nota in cui afferma che “si sommano in questi giorni le argomentazioni di esponenti della minoranza sui conti comunali e su presunte inesattezze portate in Consiglio dall'Assessore al bilancio e dall'Amministrazione. Trovo davvero curiose queste esercitazioni di volteggio tra numeri e teorie giuscontabili inedite e prive di qualsiasi fondamento”.
“La verità – continua l’assessore – è una sola e inconfutabile, per chi sappia leggere un bilancio comunale e se ne sia mai minimamente occupato: le passività relative al 2012 denunciate in consiglio esistono, non avevano il corrispondente impegno di spesa (cioè la copertura finanziaria), in parte non sono state pagate (e quindi dobbiamo trovare i soldi per pagarle) e in parte sono state pagate con i fondi del 2013, azzerando capitoli di spesa che ora dovremo impinguare trovando il denaro necessario. I 155mila euro di avanzo (nominale) servono a coprire una minima parte di quelli che il TUEL definisce "debiti fuori bilancio". Il resto sono chiacchiere di chi ha dichiarato, in sedi diverse, di non essersi mai occupato di bilancio e di non averne nessuna competenza.
All'ex assessore alla socialità faccio una domanda: dov'era quando, in sede di formazione del bilancio, venivano fissati stanziamenti per il servizio mensa non sufficienti a coprire interamente la spesa, tanto che ogni anno si accumulavano debiti su debiti? Dov'era quando il supertecnologico sistema di pagamento dei ticket mensa consentiva ai soliti furbi (e non parlo di fasce deboli e bisognose!) di non pagare per mesi e mesi continuando ad usufruire indebitamente del servizio senza che nessun controllo venisse attivato?
Questa amministrazione sta affrontando un lavoro immane e straordinario. Le intimidazioni verbali di una minoranza che non vuole rassegnarsi al suo ruolo e ancora tenta di difendere un disastro oramai venuto allo scoperto non scalfiscono la determinazione con cui stiamo procedendo a rimettere in ordine i conti e l'intera macchina amministrativa comunale. Senza perdere di vista i bisogni (reali) dei cittadini a cui, però, chiediamo di rispettare le regole e le istituzioni”.

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Autore: Onofrio Bellifemine
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