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Lapsus freudiano molfettese del premier Gentiloni alla Fiera del Levante: ha citato don Tonino, definendolo “il grande sindaco di Molfetta”, forse pensando al suo amico Guglielmo Minervini
10 settembre 2017

MOLFETTA – Lapsus freudiano molfettese per il presidente del consiglio Paolo Gentiloni nel discorso inaugurale della Fiera del Levante a Bari.

Riferendosi alla Puglia Gentiloni ha detto: «Una terra finestra, una terra simbolo, una terra speranza, una terra frontiera: queste sono le parole di don Tonino Bello, il grande sindaco di Molfetta, con le quali don Tonino Bello descriveva la Puglia».

La spiegazione del lapsus freudiano sta nel fatto che Gentiloni, lo ricordiamo bene, era amico dell’ex sindaco di Molfetta scomparso Guglielmo Minervini (che lo portò anche a visitare la città), a sua volta legato a don Tonino Bello e questa vicinanza ha provocato il lapsus tra vescovo e sindaco.

Lapsus tanto freudiano che lo ha fatto scivolare sulla buccia dell’inconscio senza che se ne accorgesse.

E’ stato comunque un bel ricordo di entrambi gli uomini in una sola frase e un bel ricordo di Molfetta.

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