SERENA PETRUZZELLA, 20 ANNI, STUDENTESSA UNIVERSITARIA 1. Sì, credo che l’incremento dei contagi dovuti alla variante Omicron possa continuare. 2. Sì, sono favorevole al lockdown se le precauzioni messe in atto si rivelano utili per abbassare la curva dei contagi. 3. Sì, grazie ai vaccini. Si è riusciti a contenere il dilagare dell’infezione fino ad ora, non gravando sugli ospedali e sugli operatori sanitari e ad avere una vita quanto più vicina possibile alla normalità. 4. Non ne ho idea sinceramente, non mi sono informata al riguardo. 5. Sì, la variante Omicron è stata sottovalutata perché gran parte delle persone sono ormai vaccinate con doppia dose e questo ha fatto credere ai più di essere totalmente al sicuro e di non correre più nessun rischio, quando così non è perché, seppur vaccinati, ci si può contagiare comunque, con meno probabilità ed evitando conseguenze gravi, ma potrebbe comunque succedere, quindi cautelarsi resta il metodo più efficace per poter sfuggire al virus. Sono convintissima del fatto che lo Stato dovrebbe mettere l’obbligo vaccinale per tutti, al momento mi sembra la soluzione più valida dati i forti dubbi che ancora nutre una fetta di popolazione nei confronti del vaccini. 6. Sì, anche dai no vax, ma non si può dare la colpa solo a loro. A parer mio, anche a una gestione negativa da parte dello Stato che mostra troppe incongruenze nella messa in atto delle linee guida da seguire per cercare di uscire quanto prima da questa pandemia, ci vorrebbe più fermezza. 7. Sì, hanno più che una responsabilità. Il loro non vaccinarsi porta sicuramente all’aumentare dei contagi e ad un peggioramento della situazione generale. 8. Sì perché è l’unico modo per evitare che i contagi aumentino ancora e si possano fare passi avanti invece che indietro. 9. Sì, ho paura. Il Covid sta rialzando la testa e anche se nessuno ne parla o comunque se ne parla meno, i disturbi d’ansia, alimentari ecc… sono un altro lato dell’emergenza che si è manifestato e che si sta diffondendo vertiginosamente ma che non riceve la dovuta attenzione. 10. Per quanto riguarda le scuole, penso che dovrebbero momentaneamente tornare in dad, è la cosa più sicura da fare fino a quando non ci sarà un abbassamento della curva dei contagi. Anche perché la variante attuale sta colpendo tanti bambini e diversi stanno riscontrando la necessità di una cura ospedaliera. FRANCESCA SCARDIGNO, 21 ANNI, STUDENTESSA UNIVERSITARIA 1. Sì, penso che questa nuova variante stia scatenando un’altra ondata di contagi per cui, affinché i numeri inizino ad abbassarsi e la situazione generale a migliorare nuovamente, debba passare un altro po’ di tempo. Ora ci troviamo proprio nel pieno. 2. No, non credo che arriveremo di nuovo al lockdown totale perché grazie al numero elevato di vaccinazioni a cui siamo giunti e al green pass, mezzo messo a disposizione dal Governo per cercare di condurre una vita quanto più possibile in sicurezza, si potrà arginare questa alternativa che si rivelerebbe essere certamente risolutiva per quanto riguarda il diffondersi del contagio ma assolutamente disastrosa per ciò che concerne l’economia della nazione, mettendo a durissima prova anche la pazienza e la resistenza di tutti i cittadini, tra l’altro. 3. Sì, soprattutto in termini di contagi. Lo scorso anno di questi tempi erano certamente tanti ma in questo, e nell’ultimo periodo soprattutto, sono probabilmente aumentati ancor di più perché c’è molta più disponibilità di tamponi e perché se ne effettuato tanti di più. 4. Da quello che ho potuto apprendere dai vari servizi informativi che hanno riportato notizie sulle caratteristiche di questa nuova variante sì, sembra che viaggi molto più velocemente della precedente e del virus originario stesso, che abbia una contagiosità più elevata ma, fortunatamente, causi meno decessi. 5. Sì, secondo me dovrebbe essere introdotto l’obbligo vaccinale perché solo così si riuscirebbe a garantire una copertura generale e definitiva per tutta la popolazione. Soprattutto nelle scuole, il vaccino dovrebbe essere richiesto in modo più esigente. 6. Secondo me dipende molto dal fatto che il virus muta col tempo e si adatta, finché non muta nuovamente e saltano fuori nuove e numerose varianti. 7. Sì, i no vax hanno delle responsabilità e anche grosse perché se col vaccino si riesce ad ottenere una buona percentuale di protezione dal rischio di contagio e si riesce ad evitare nuove positività, senza si è completamente esposti al rischio, con la possibilità di infettarsi gravemente. Questo, quindi, non comporterebbe solo una diffusione raddoppiata del virus ma un peggioramento della situazione generale. 8. No, che però usino almeno le giuste precauzioni, sì. 9. Sì. Ogni volta che sento di un nuovo peggioramento del quadro pandemico mi preoccupo e mi spavento perché penso a cosa succederà di brutto a questo giro, a cos’altro dovremo rinunciare e a tutti i nuovi ammalati che avranno a che fare con il virus, come lo vivranno, in che condizioni li metteranno, se sopravvivranno e se io e i miei cari, riusciremo ad evitarlo ancora. 10. Secondo me, vista la piega che la situazione sta prendendo in questo periodo, sarebbe meglio far tornare gli studenti in dad. Non ne sono fan sfegatata ma nei momenti di maggior emergenza (speriamo non ce ne siano più dopo questo), è tristemente necessaria per evitare che i contagi impazziscano e facciano risalire la curva, causando ulteriori danni. CECILIA CORRIERI, 25 ANNI, DATA ANALYST 1. Sì, secondo me l’incremento dei contagi dovuti alla variante Omicron continuerà ad aumentare nelle prossime settimane perché quest’ultima ondata è arrivata da poco ed è nel suo clou ora, quindi prima che la situazione migliori, passerà almeno un mese. 2. Secondo me se non chiudono del tutto o dispongono più restrizioni, e vanno avanti con un velato “liberi tutti” non ne usciremo più da questa situazione. Quindi sì, sarei assolutamente favorevole al lockdown totale. 3. Credo che la differenza sostanziale si trovi nella presenza del vaccino. Certo, si rischia comunque, ma è innegabile che ci siano meno terapie intensive. 4. Non sono esperta né particolarmente informata su tutto ciò che c’è da sapere sull’Omicron o su come si comporta una volta entrata nel nostro organismo ma, da quello che mi sembra di capire da articoli di giornali scientifici e pareri medici, sembra che sia meno aggressiva della variante Delta ma viaggi più velocemente. 5. Se proprio devo essere sincera, io sono pro al vaccino e ora sono in attesa di ricevere la 3° dose di richiamo, però credo che sarebbe anche utile ricordarci del fatto che il virus muti dopo un determinato lasso di tempo, quindi mi chiedo quanto possa valere la pena creare e distribuire sempre più vaccini, per ogni nuova mutazione che si presenti, dato che ad ogni nuovo vaccino o richiamo, avremo più varianti. 6. Certo, i no Vax hanno la loro colpa, ma anche i Vax ne hanno. C’è molta gente che ancora non ha capito che bisogna tenere la mascherina anche all’aperto, soprattutto se in luoghi affollati, c’è chi l’abbassa o non la indossa proprio e questo a prescindere che la persona sia o no vaccinata, è un comportamento sbagliato. 7. Per rispondere a questa domanda, per esempio, vorrei legarmi alla tanto dibattuta questione sulla certificazione verde. Bisognerebbe capire che il green pass, a parer mio non serve a nulla, perché anche se se lo si possiede, non vuol dire che non si possa essere portatore di Covid, anzi. Forse chi non è vaccinato ma effettua il tampone ha più certezza. A volte mi chiedo solo cosa abbiamo concluso. 8. Sì, nonostante il comportamento noncurante di molti vaccinati, i no vax rappresentano sicuramente un lato molto critico di questa situazione. Il loro netto rifiuto e la totale sfiducia nei confronti del vaccino non aiutano di certo a risollevarci dalle pessime condizioni in cui ci ritroviamo a navigare ancora, anzi. Le loro diserzioni sono tra le principali cause dell’innalzamento della curva dei contagi. Quindi io li individuerei e li farei isolare. 9. Sì, molta paura. Forse stavolta ci va anche molto peggio della prima, non era mai capitato che scoppiassero così tanti contagi in così poco tempo. 10. Per le scuole io chiuderei, almeno finché la curva dei contagi non si riduce. Purtroppo l’ambiente scolastico è tra i più sociali che ci siano e, per questo, anche tra i più rischiosi. Se la situazione diventa molto critica, la didattica a distanza resta la soluzione più sicura. Francesca Perchiazzi