“La strategia europea per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente”
Conferenza all’Aneb di Molfetta
Il febbraio culturale dell’ANEB (Associazione Nazionale Educatori Benemeriti) di Molfetta, presieduta dal prof. Michele Laudadio, si è concluso con una conferenza sul tema “La strategia europea per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente” che si è svolta giovedì 24 febbraio 2022 alle ore 18,3 presso la Sala “Don Tonino Bello” annessa alla Chiesa San Pio X. Relatore è stato il prof. prof. Bernardo Corrado de Gennaro, docente ordinario del Dipartimento di Scienze Agroalimentari e Territoriali (DiSAAT) dell’Università degli Studi di Bari ed in particolare specializzato nell’economia del sistema agro- alimentare, argomento appunto della conferenza. I docenti universitari – ha esordito il prof. De Gennaro – si prefiggono di realizzare tre missioni: formare gli studenti, fare ricerca, e sviluppare la cosiddetta “terza missione” cioè incontrare la gente per promuovere una sana alimentazione, come nel caso dell’incontro organizzato dall’ANEB. Noi apparteniamo ad una generazione vissuta in un periodo storico caratterizzato da un rivoluzionario progresso nella tecnologia. Questo progresso ha permesso una crescita – mai sperimentata in precedenza – del nostro benessere ma tutto questo ha un drammatico rovescio della medaglia: la creazione di un enorme problema ambientale e sociale che stiamo scaricando sulle future generazioni, distruggendo gli ecosistemi che assicurano anche la nostra sopravvivenza. Gli esempi sono oramai innumerevoli basti citare tra gli altri” l’Amazzonia disboscata per la produzione della soia e del bestiame per la produzione di carne esportata anche in Europa; la distruzione delle foreste pluviali per la produzione di legname e per la creazione di coltivazioni per la produzione di olio di palma. Guardando più vicino sono sempre più evidenti anche nel nostro Paese le conseguenze drammatiche dei cambiamenti climatici: in questo periodo numerosi fiumi sono in sofferenza, gli incendi delle foreste sono sempre più numerosi e devastanti, fenomeni atmosferici sempre più estremi. E non si può fare a meno di citare lo scioglimento sempre più rapido dei ghiacciai che sta facendo aumentare il livello dei mari. Tale crisi climatica, è causata dalle nostre scelte, nello specifico dal cosiddetto effetto serra che e’ la conseguenza dell’eccessiva quantità di gas climalteranti (principalmente CO2) che abbiamo immesso e continuiamo ad immettere in atmosfera. Le conseguenze negative più gravi di questa distruzione ambientale ricadono maggiormente sui Paesi meno sviluppati ritardando ulteriormente il loro processo di sviluppo. Per cui è indispensabile prendere consapevolezza di questi problemi. Il prof. de Gennaro ci ha consigliato la lettura dell’Enciclica: “Laudato si” in cui già nel 2015 Papa Francesco espose con grande chiarezza le cause di questi problemi e la necessità di porre in atto azioni concrete per porre rimedio a questa situazione sempre più insostenibile. Prendendo coscienza di questi problemi ognuno di noi è chiamato ad operare come consumatore consapevole, orientando le proprie scelte alimentari verso i prodotti rispettosi dell’ambiente che vengono realizzati rispettando anche i diritti dei lavoratori soprattutto di quelli che operano nei Paesi più poveri, affinché anche con le nostre scelte di consumo si possa dare un piccolo contributo alla riduzione delle disparità nella distribuzione del reddito. Dobbiamo inaugurare un nuovo stile di vita che dia il giusto valore al cibo ed ai produttori locali per garantire l’equa ricompensa al loro lavoro, in cambio di una produzione di cibo più sano e rispettoso dell’ambiente. In questa prospettiva la Commissione Europea, nel maggio 2020, ha presentato il documento strategico denominato FarmtoFork (in italiano dal campo alla tavola), che si prefigge l’obiettivo di rendere entro il 2030 il sistema alimentare dell’UE uno standard a livello globale anche in termini di sostenibilità per l’agricoltura e per la pesca, assicurando regimi alimentari sani che proteggano la salute dei cittadini e dell’ambiente. I principali obiettivi sono: Garantire la sostenibilità della produzione alimentare; Garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare; Stimolare pratiche sostenibili nei settori della trasformazione alimentare, del commercio all’ingrosso e al dettaglio, alberghiero e dei servizi di ristorazione; Promuovere un consumo alimentare sostenibile e agevolare il passaggio a regimi alimentari sani e sostenibili; Ridurre le perdite e gli sprechi alimentari; Combattere le frodi alimentari lungo la filiera alimentare. Al fine di realizzare l’ambizioso programma, sono state predisposte 27 azioni concrete da attuare entro il 2030, le più sfidanti sono: la riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi e di almeno il 20% dei fertilizzanti inorganici utilizzati in agricoltura, la riduzione del 50% delle vendite di sostanze antimicrobiche per gli allevamenti e l’acquacoltura. E’ previsto inoltre l’aumento dell’allevamento biologico e dell’agricoltura biologica, fino al raggiungimento del 25% del totale dei terreni agricoli. Tra le misure proposte anche una migliore etichettatura nutrizionale che contribuisca a ridurre i problemi di salute legati a sovrappeso e obesità. Indispensabile e’ anche intensificare la lotta contro gli sprechi alimentari e promuovere la collaborazione con i Paesi terzi, stringendo nuove alleanze, al fine di creare opportunità commerciali per i produttori europei e facilitare la transizione. Concludendo la conferenza e considerando la sfida che abbiamo di fronte il prof. de Gennaro ha voluto ricordare a noi tutti la frase dello scrittore cinese Lu Hsun che recita: “Le strade si formano quando gli uomini, molti uomini, percorrono insieme lo stesso cammino”. Il presidente dell’ANEB prof. Michele Laudadio ha ringraziato a nome di tutti il prof. de Gennaro per le sue esaurienti ed interessanti considerazioni ed ha invitato il numeroso e attento pubblico a fare delle riflessioni sui tristi avvenimenti causati dall’invasione armata dell’Ucraina da parte della Russia, che già provocato tanti morti anche tra i civili e i bambini, coinvolgendo emotivamente l’intera Europa. Violare la libertà di un popolo con la guerra è da condannare né può avere giustificazioni di sorta perché viene violato il diritto internazionale all’autonomia di un popolo. L’uomo va rispettato insieme all’ambiente ed al paese in cui ci sono le proprie radici. Ci auguriamo – ha concluso il prof. Laudadio – che presto ci sia una soluzione pacifica fra i popoli, perché solo la pace porta il progresso ed il benessere. Rosanna Cormio