La Sinistra Arcobaleno: vinceremo al primo turno e cacceremo i signorotti feudali di Molfetta
Il candidato sindaco Antonello Zaza ha presentato alla città uomini e programmi della sua coalizione che si propone come discontinuità con il passato
MOLFETTA - Il leit motiv della campagna elettorale della Sinistra Arcobaleno è «discontinuità» per rimarcare la differenza dal Partito democratico che, a parere della sinistra radicale, si sarebbe macchiato della grave colpa di aver rifiutato un'alleanza con la stessa Sinistra per scegliere una "grande ammucchiata".
Lo ha detto il candidato sindaco Antonello Zaza (foto), già consigliere comunale e attuale assessore alla Provincia di Bari nel presentare, con Giuseppe Filannino della Cgil, la lista della coalizione di Sinistra e non ha mancato di attaccare Mino Salvemini, del PD, candidato della coalizione di «riscossa democratica», per aver dato spazio, nelle proprie liste, a personaggi e a partiti, anche fascisti (ex An), della vecchia maggioranza di centrodestra (Udc dell'ex vicesindaco Carmela Minuto e “Molfetta prima di tutto” di Enzo de Cosmo, in particolare), a quelli che prima erano i suoi nemici. E Zaza avverte Salvemini: attento, hai messo insieme, una "polpetta avvelenata" con trasformisti e voltagabbana di questa città che domani potrebbero riservare sgradite sorprese. E, alla fine, la cosiddetta “cura”, rischierebbe di essere peggiore del male, perché si è preferita la logica dei numeri a quella delle idee e dei programmi.
Ecco perché la Sinistra Arcobaleno ritiene di rappresentare un'alternativa a Molfetta, di qui la scelta di correre da soli, al punto da ipotizzare perfino la vittoria al primo turno, «incrociando le proprie idee con i bisogni dei cittadini».
Chiusi i conti con il Partito Democratico, Zaza non lesina attacchi al vero obiettivo della Sinistra, il sindaco uscente Antonio Azzollini e il “Popolo della libertà” di centrodestra, parlando di pochi signorotti che tutto comandano e tutto decidono, nella loro visione feudale della politica col risultato di aver distrutto il bene comune, togliendo ogni speranza per il futuro.
E per le sue ambizioni personali – ha continuato l'assessore provinciale di Rifondazione comunista -, il “padre-padrone" della città, il senatore Azzollini non ha esitato a gettare a mare gli interessi di Molfetta, portandola alle elezioni anticipate dopo appena un anno e mezzo e alla gestione commissariale. Ma Zaza non ha trascurato di criticare una classe politica e dirigente incapace e non in grado di andare oltre Azzollini.
La vecchia amministrazione di centrodestra, secondo Zaza, ha portato Molfetta allo sbando sia sul piano della pulizia che su quello della sicurezza e soprattutto non è stata capace di rispondere ai reali bisogni della popolazione.
Non poteva mancare il capitolo “porto” nel quale Zaza intravede più interessi particolari che collettivi anche perché la stessa gestione della realizzazione del nuovo scalo marittimo è stata affidata anziché a manager, al segretario di Forza Italia Antonio Camporeale e a un noto ristoratore locale. Un progetto non realizzato con la città, ma contro di essa, dagli imprevedibili e rischiosi risvolti economici, che potrebbero rivelarsi un danno per Molfetta. Una coalizione, quella di centrodestra, monopolizzata da Forza Italia, insomma, in cui prevalgono gli interessi corporativi su quelli generali.
Il programma della "Sinistra Arcobaleno" prevede il piano delle coste, quello energetico-ambientale, la balneazione del lungomare, un osservatorio sui prezzi, corsi sulla sicurezza sul lavoro, una politica per i rifiuti, l'attenzione al turismo, il recupero del centro storico, oltre a interventi sulla sicurezza e sulle politiche giovanili.
Ecco i nominativi dei candidati della lista della Sinistra Arcobaleno:
Ignazio Allegretta, Nicola Annacondia, Nicolò Aurora, Angelantonio Campo, Anna Maria Caputo, Luigi Cataldo, Ernesto Chiarantoni, Matteo d'Ingeo, Cosimo Damiano De Ceglia, Roberto De Nichilo, Andrea De Pinto, Giuseppe Filannino, Lazzaro Gadaleta, Giuseppe Germinario, Michele Massimo Riccardo Jacono, Francesca La Forgia, Roberto La Grasta, Irene Mezzina, Vincenzo Monelli, Marta Morrelli, Maria Anna Rosaria Pansini, Anna Patruno, Nicola Fortunato Poli, Giovanni Porta, Corrado Antonio Sasso, Nicola Squeo, Carlo Tria, Rosa Tridente, Francesca Visaggio, Sergio Zaza.