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La scuola San Giovanni Bosco adotta Torrione Passari e vince un premio
15 gennaio 2019

Lusinghiero riconoscimento quello ottenuto dall’Istituto Comprensivo Statale “San Giovanni Bosco” che ha partecipato al Concorso Nazionale ‘‘Le scuole adottano i monumenti della nostra Italia’’, promosso dal Ministero dell’Università e Ricerca (MIUR) in collaborazione con la Fondazione ‘‘Napoli Novantanove’’. La Fondazione, nata nel 1984 con l’intento di valorizzare le risorse culturali e ambientali di Napoli e del Mezzogiorno, pone azioni concrete nel tessuto sociale, cercando di sensibilizzare ad una maggiore attenzione e ad una nuova consapevolezza dei beni culturali, nella convinzione che tale patrimonio possa rappresentare un grande elemento di coesione e di identità nonché una opportunità di sviluppo. In quest’ottica grande valenza assume l’educazione permanente, la ricerca e l’elaborazione culturale per diffondere la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio storico-artistico, architettonico, archeologico, bibliotecario, antropologico, ambientale. Obiettivi ai quali ha pienamente risposto l’I.C. Statale “San Giovanni Bosco”. Al concorso tenutosi nell’anno scolastico 2017/2018, in occasione dell’Anno Europeo del patrimonio culturale, hanno partecipato le classi prime e quinte di Scuola Primaria che hanno ‘‘adottato’’ uno dei monumenti più significativi della nostra città: il Torrione Passari; l’adozione prevede un progetto che ha la durata di tre anni. L’ottica che ha guidato il percorso è stata proprio la volontà di valorizzazione, promozione e tutela del patrimonio storico e artistico della città. Non a caso i giovanissimi studenti sono stati impegnati in ricerche, letture di pubblicazioni locali, interviste ad esperti raccogliendo notizie sulla struttura architettonica, il periodo di costruzione, le modalità di comunicazione con le torri di avvistamento nel territorio cittadino. Il percorso all’interno del centro antico ha consentito loro di fare propria la storia della città, hanno potuto conoscere la struttura architettonica, il periodo di costruzione, la funzione del Torrione. I più piccoli (gli alunni di classe prima) si sono emozionati nella scoperta di una significativa pagina della storia molfettese: il Sacco del 1529. Lo studio dell’evento bellico li ha portati a scoprire come, in realtà, l’assedio e il saccheggio della città siano stati la conclusione di una storia di ingiustizie, odio, violenza che ha spaccato la popolazione tra gruppi sociali diversi (popolani e nobili) e abbiano portato alla perdita della libertà. Da questa storia sono scaturiti segni, disegni, azioni sceniche e giochi di ruolo per raccontare lotte, agguati, vendette. Hanno anche compreso come solo spezzando la catena di invidie, gelosie e rancori personali si può giungere alla pace e come ciascuno sia responsabile verso i beni artistici e culturali del proprio territorio. Gli alunni di classe quinta, attraverso attività laboratoriali, hanno coltivato l’interesse per la storia e le caratteristiche del luogo e dell’ambiente in cui si vive, sviluppando l’attenzione alla tutela del patrimonio artistico locale. Si sono impegnati in ricerche, interviste, semplici riproduzioni del monumento, attività che hanno portato alla progettazione di un lapbook ‘‘pubblicitario’’ sul sito: una serie di giochi enigmistici (cruciverba, rebus, acrostici .) pensati per incuriosire i loro coetanei e stimolarli a visitare la nostra città. Relazioni e video sul lavoro svolto dagli allievi sono stati inviati alla Fondazione Napoli Novantanove che, durante la cerimonia svoltasi nel novembre scorso presso il Teatrino di Corte del Palazzo Reale di Napoli, ha conferito due riconoscimenti: la medaglia d’oro e la medaglia d’oro stellata, rispettivamente, alle classi prime e alle classi quinte. Un risultato che può giustamente inorgoglire la comunità scolastica: al concorso hanno, infatti, aderito ben 1.100 istituti scolastici provenienti da ben 430 Comuni, in rappresentanza di tutte le regioni italiane. Ma il successo più grande è stato quello di riuscire a rendere coinvolgente e documentato lo studio della storia, portando i ragazzi ad avvertire un maggiore legame con le proprie radici. © Riproduzione riservata

Autore: Isabella de Pinto
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