La sanità, questo grande patrimonio pubblico, sempre sotto l'assedio dei predoni
Mancava un predone di ranco superiore come Antonio Mastrapasqua, dimessosi dalla presidenza dell’Inps dopo la decisione del governo Letta di varare un disegno di legge con procedura d'urgenza perché «l'incarico di presidente di un Ente pubblico nazionale, come l'Inps, deve essere in esclusiva». . Incredibile, ma vero, Mastrapasqua il pluri “poltronato” Presidente dell'INPS, Ente che, dopo aver inglobato l'Inpdap e l'Enpas' diventa il più grande Ente previdenziale d'Europa.
Mastrapasqua, fra i tanti incarichi (una ventina), ha anche quello di direttore generale dell'ospedale Israelitico di Roma. Ed è proprio in questo Ospedale che i NAS rilevano irregolarità su cartelle di dimissioni, che vengono inviate regolarmente alla Regione Lazio per i rimborsi. Bene, le cartelle cliniche erano tutte “taroccate” e dunque non esigibili. Il perché di tutto questo. L'ospedale Israelitico di Roma, non era accreditato ne convenzionato con il SSN per l'odontoiatria, per questo, tutti i piccoli interventi eseguiti negli ambulatori, non potevano essere rimborsati. I NAS scoprono ed accertano che, tutti questi piccoli interventi, venivano fatti passare per grandi e costosi interventi invasivi, eseguiti in ortopedia, come ricostruzioni gengivali, innesto di osso ed altro.
Le cartelle così modificate, diventavano “pesanti”(si parla di decine di milioni) e rimborsabili, perché eseguite in ortopedia che era convenzionata. I NAS inviano le loro risultanze alla Magistratura che, ad ottobre rinvia a giudizio il direttore sanitario dell'ospedale Israelitico Dr. Santorino, assieme ad una decina di medici, con l'accusa di: truffa, falso ed abuso d'ufficio.
Intanto i Carabinieri scoprono due protocolli sottoscritti da Mastrapasqua ed un funzionario della Regione Lazio, protocolli atti a favorire l'ospedale a danno del SSN. (La stampa di oggi parla della sparizione di due faldoni dagli uffici della Regione Lazio.) Anche di questo i Carabinieri informano la Procura di Roma, che ora sta indagando Mastrapasqua per truffa, abuso d'ufficio e falso ideologico. Accuse pesanti.
Anche la Corte dei Conti ha avviato una indagine per danni erariali. Sempre i Carabinieri, che non mollano, scoprono che Mastrapasqua ha consentito di far saldare i debiti che l'ospedale aveva nei riguardi dell'INPS, con crediti “non esigibili” vantati con la Regione Lazio (in altre parole con carta straccia). Questo è molto grave, qualora venisse accertato dalla Procura. Mastrapasqua avrebbe dovuto tutelare e difendere l'INPS che è di tutti noi, ed indirettamente difendere la sanità che funziona, che riesce ancora a fornire assistenza a tutti, nessuno escluso.
Per questo Cittadinanzattiva aveva chiesto le dimissioni del Dr. Mastrapasqua, annunciando anche, la costituzione di parte civile, in un eventuale giudizio a suo carico. Mastrapasqua doveva dimettersi, perché le ipotesi di reato sono serie e gravi. Non serve respingere gli addebiti, anche perché il suo mandato è in scadenza e la politica ha già fatto qualche nome per la sostituzione.
Vitangelo Solimini
Coordinatore di Cittadinanzattiva