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La ricetta della Confesercenti per il commercio L'avv. Raffaella Altamura espone le linee programmatiche dell'organizzazione di categoria all'indomani dell'Assemblea Nazionale svoltasi a Roma
06 luglio 2006

MOLFETTA - Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo interessante documento sulle prospettive del commercio di prossimità, fattoci pervenire, all'indomani dell'Assemblea nazionale della Confesercenti svoltasi a Roma nei giorni scorsi, dall'avv. Raffaella Altamura, segretaria della locale sezione di questa importantissima organizzazione sindacale. “Si è svolta nella giornata di lunedì 3 luglio scorso, presso l'Auditorium “Parco della Musica” di Roma, l'Assemblea Nazionale della CONFESERCENTI, a cui ho avuto l'onore di essere invitata, in qualità di delegata della CONFESERCENTI REGIONALE PUGLIA. Dopo il saluto del Vice Sindaco di Roma, on. Mariapia Garavaglia, e la relazione del Presidente Nazionale della CONFESERCENTI, Marco Venturi, è intervenuto il Ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani. Ha concluso poi i lavori dell'Assemblea il Presidente del Consiglio Romano Prodi. CONFESERCENTI è “rinata” a Molfetta pochi mesi or sono e sarebbe quindi per me importante divulgare a livello cittadino i nostri programmi, i temi e gli strumenti di rilancio dell'economia che la Confederazione espone al Governo ogni qual volta venga chiamata al tavolo della concertazione. Desidererei a questo punto esporre le linee programmatiche della Confederazione tracciate nel corso dell'Assemblea e rappresentate al Governo dal Presidente Nazionale della CONFESERCENTI, Marco Venturi, al fine di portarle a conoscenza di tutte le imprese locali, che vogliano credere nei nostri obiettivi e condividerli con noi, a prescindere da qualsivoglia appartenenza politica, per crescere insieme e donare alla nostra economia un futuro migliore e ricco di opportunità da cogliere. Le politiche di Governo non sono lontane dalla nostra realtà territoriale; le determinano o le avversano i soggetti interessati, nella fattispecie, come di seguito esposto, le piccole medie imprese, attraverso la rappresentanza sindacale. 1. Risanamento, equità e sviluppo della nostra economia CONFESERCENTI pone l'accento sulla necessità di affrontare le questioni decisive per le imprese e per i cittadini, come il risanamento e il rilancio dell'economia. L'obbligo di combattere gli sprechi nella spesa pubblica ed il bisogno di puntare sull'equità e sullo sviluppo, con un occhio di riguardo alle piccole e medie imprese che "rappresentano la chiave di volta del nostro rilancio". Infine l'attenzione sul turismo come priorità su cui investire importanti risorse. In particolare bisogna affrontare i tre grandi temi indicati dal Presidente Prodi in fase di redazione del documento programmatico elettorale: risanamento, equità e sviluppo. Il futuro del nostro Paese passa attraverso questi nodi e la CONFESERCENTI è disponibile al confronto. La maggioranza deve trovare un percorso comune e formulare proposte coraggiose, come la recente manovra aggiuntiva basata su tagli di sprechi e razionalizzazioni di spesa. 2. No agli aumenti sull'Iva; Sì alla lotta all'evasione ed elusione La CONFESERCENTI però non può condividere aumenti dell'Iva, che inciderebbero negativamente sui consumi, ma è accettabile la lotta all'evasione ed elusione. Non sarebbe sostenibile inoltre l'esclusione delle piccole medie imprese (PMI) dai benefici del cuneo fiscale. 3. Esenzione IRAP da 8.000 a 15.000 euro ed esenzione fiscale triennale per le nuove piccole imprese. Le PMI posso fare molto per favorire la ripresa e poter produrre posti di lavoro, ma è necessario semplificargli l'esistenza e mettere in capo alcuni utili interventi fiscali. In particolare, proponiamo l'allargamento dell'esenzione IRAP dagli attuali 8.000 a 15.000 euro, facendo contestualmente crescere il limite della base imponibile esente. Si tratterebbe di interventi necessari a consolidare le PMI, minate da anni di difficoltà, così come sarebbe utile l'esenzione fiscale triennale per le nuove piccole imprese che inciderebbe positivamente sull'occupazione e scongiurerebbe rischi di rapide chiusure. 4. Le PMI sono il cuore del sistema produttivo italiano; la chiave di volta del nostro rilancio. Le PMI sono il cuore del sistema produttivo italiano e CONFESERCENTI vuole farle crescere ma in questo grande disegno di riforme economiche vi deve essere l'ausilio di tutti: Governo, Regioni ed Enti locali CONFESERCENTI dovrà quindi continuare il confronto con il Governo e discutere ogni manovra, affrontando annosi problemi come quello degli spechi della spesa pubblica e portando alta la convinzione che le PMI rappresentano la chiave di volta del nostro rilancio, che sono quindi in grado di produrre nuovi occupati e che possono coniugare benissimo l'esigenza di innovazione e di qualità con la loro dimensione. 5. No ad aumenti della tassazione e delle tariffe; basta ai prelievi stratosferici. Sulle tasse e sugli aumenti stratosferici delle tariffe chiediamo di mettere un punto fermo, perché non siamo più in grado di sostenere ulteriori prelievi. 6. Accesso semplificato e meno oneroso al credito; meno ipoteche e più idee imprenditoriali Le PMI hanno bisogno di: certezze per potere realizzare investimenti, per crescere e per diventare più competitive; di un accesso al credito più semplice e meno costoso, per favorire gli investimenti ordinari ed i progetti di innovazione e per premiare chi ha idee e non solo chi ha immobili da prestare in garanzia. Il sostegno pubblico inoltre non può essere selettivo per dimensione come avviene con la legge 488 che emargina le piccole attività a causa dell'elevate soglie di ingresso e dei troppi vincoli di utilizzo. Il commercio ed il turismo, attraverso la 488, hanno assicurato oltre 100.000 nuovi occupati, di cui ben due terzi nel Mezzogiorno. 7. Il turismo: la vocazione naturale dell'Italia Si deve puntare sul turismo, che rappresenta la vocazione naturale del nostro paese, che offre una lunga stagione per il mare, insieme ad arte, cultura, un'apprezzata tradizione enogastronomia ed una collocazione strategica nel Mediterraneo. Le città, piene di arte, cultura, monumenti, sono sempre più il cuore pulsante della nostra vita, animate da attività culturali, sociali ed economiche. Il commercio è parte irrinunciabile di queste qualità e senza il suo apporto tutto sarebbe più difficile e triste. Per questo CONFESERCENTI registra con soddisfazione un'importante affermazione nel programma elettorale dell'Unione che auspichiamo si traduca in programma di Governo: “tutelare la permanenza nei centri urbani delle piccole attività commerciali e artigianali, anche in funzione della vivibilità e della sicurezza delle città”. 8. Tutti sono consapevoli di quanti servizi irrinunciabili offrano i negozi nelle città. E' necessario quindi regolare il proliferare di grandi strutture commerciali, per non alterare drammaticamente la concorrenza e per evitare quella desertificazione urbana che tutti sosteniamo di non volere. Per questo CONFESERCENTI chiede al Governo, alle Regioni ed agli Enti locali di sostenere le proposte di realizzare centri commerciali naturali che non si limitino all'arredo urbano, ma che mettano in rete le imprese di una medesima zona, di un quartiere, per operare come una vera e propria galleria commerciale. 9. Ancora Turismo: una priorità La priorità quindi è quella di convincerci che abbiamo ingredienti unici al mondo e che, se saremo determinati, potremo tornare ad essere il primo Paese per arrivi e presenze turistiche. Le imprese, dal loro canto, dovranno fare la loro parte, dovranno migliorare ed aumentare i servizi, innovare e cercare di intercettare la domanda turistica, con presenza nella rete telematica, con offerte di qualità anche da parte di piccole strutture. Ogni sforzo sarebbe comunque vano se lo Stato, le Regioni, gli Enti locali non scegliessero il turismo come una delle priorità e su di esso non investissero importanti risorse, per promuovere l'Italia nel mondo e per favorire la qualità e l'innovazione. Le nostre imprese, a partire dagli hotel, campeggi, ristoranti, devono attrezzarsi, avere un proprio sito ed articolare la propria offerta in modo da cogliere meglio quel turismo “fai da te” che si sta allargando a macchia d'olio. Non si tratta di vacanze povere, ma di un turismo selettivo e di qualità che vuole vedere e scegliere l'hotel, il ristorante, il contesto, le iniziative ludiche e culturali, prima di prenotare. 10. Iva sul turismo al 5%: che ne penserebbe l'Unione Europea?. Se questa convinzione è condivisa, occorre essere conseguenti e chiedere all'Unione Europea il via libera alla riduzione dell'Iva sul turismo al 5%. “CONFESERCENTI rivolge il proprio sguardo a quell'Italia che lavora e che fa impresa; quella dei giovani impegnati a costruire il loro avvenire; quella delle donne divise tra lavoro e famiglia; quella degli anziani che con la loro saggezza ci indicano il giusto percorso per un futuro migliore”. (Presidente Marco Venturi). Questo è il nostro documento programmatico nazionale; a livello locale i principi ispiratori saranno i medesimi nelle formulazioni e proposte che rivolgeremo alle pubbliche istituzioni. Spero quindi che queste pagine possano servire a far conoscere meglio il senso della nostra presenza sul territorio, che vede sempre più nascere nuove ed interessanti idee imprenditoriali: la rappresentanza sindacale rimane ancora un aspetto fondamentale della nostra società; un “megafono” sempre acceso per porre in risalto le problematiche e le proposte delle categorie interessate".
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