La repubblica di Pantalone nuovo ricorso del centrodestra al Consiglio di Stato
Spreco di denaro dei cittadini per una sentenza gia' scontata
In tema di sprechi della pubblica amministrazione contro i quali “Quindici” ha sempre tuonato e nei quali si è distinto il centrodestra, si è aperto un nuovo capitolo: ricorso al Consiglio di Stato. Non volevamo crederci, purtroppo è vero! A proporlo, tanto per cambiare, è sempre il centrodestra, o meglio alcuni loro amici, che non ancora rassegnati alla sconfitta elettorale, cercano la rivincita per via giudiziaria. Ci riferiamo alla famosa vicenda dell’autenticazione delle firme di 7 liste di destra e di sinistra presentate alle ultime elezioni amministrative e vidimate da un consigliere provinciale. Il Tar aveva accolto, per il Comune di Valenzano e altri, questo ricorso, che però, successivamente era stato rigettato, in secondo grado dal Consiglio di Stato. Nel frattempo anche il Comune di Molfetta aveva impugnato il ricorso dei cittadini di centrodestra, che speravano di ribaltare il risultato elettorale. Ma, una volta espressa la propria posizione, il Consiglio di Stato ha fatto giurisprudenza e quindi anche il Tar Puglia, nel caso di Molfetta ha accettato la validità dell’autenticazione da parte del consigliere provinciale adeguandosi alla sentenza superiore, respingendo il ricorso. Razionalità avrebbe voluto che anche i cittadini amici del centrodestra che avevano visto respingere il ricorso al Tar, si rassegnassero. Invece, pur di dare fastidio ed evidentemente in possesso di buona liquidità, questi signori, hanno deciso di impugnare la sentenza pugliese a Roma davanti al Consiglio di Stato. Un ricorso inutile che serve solo a far sprecare altri soldi al Comune che, per difendersi, dovrà nominare costosi avvocati a tutto danno dei cittadini, perché difficilmente i giudici di Palazzo Spada potranno pronunciarsi in modo difforme da una loro precedente sentenza. Ma tant’è, per gli uomini di centrodestra campioni dello spreco, paga sempre Pantalone!