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La Nuova zona artigianale si espande e il prezzo scende Richieste di suoli da altre 22 imprese. Lavori di restyling per la prima area
15 novembre 2001

di Francesco del Rosso Sono 101 le imprese che hanno partecipato all’asta pubblica per i lavori di urbanizzazione di circa il 70% della Nuova zona artigianale adiacente a quella esistente. Un numero di ditte consistente che ha messo a dura prova gli uffici comunali. Entro la fine del mese si conoscerà ufficialmente la ditta assegnataria (indiscrezioni parlano di un’impresa di Margherita di Savoia) e sarà interessante sapere con quale eventuale ribasso, per capire la consistenza delle cosiddette economie d’asta, su cui il Comune potrebbe contare per urbanizzare tutta la Zona artigianale d’espansione. Il Comune conta di completare entro la fine dell’anno tutte le procedure in atto: pagamenti delle imprese assegnatarie dei lotti, valutazione della consistenza dei suoli da espropriare, acquisizione dei terreni o con l’accordo bonario o con la procedura d’esproprio, l’affidamento dei lavori per le opere di urbanizzazione. Insomma ci sono tutte le condizioni, affinché i lavori si completino entro i tempi previsti: ottobre 2002. Tempi brevi quindi che sta suscitando l’interesse di imprese locali e non. Oltre alle prime 18 assegnazioni che praticamente hanno esaurito la maglia B (10 ditte), la maglia C (Consorzio di artigiani Cittàimpresa) e la maglia G (7 ditte), al Comune sono pervenute altre 22 richieste di imprese non solo locali di valenza regionale e nazionale. L’assessore alle Attività Produttive, Saverio Tammacco, ci ha anticipato che per rendere la nuova zona urbanisticamente omogenea e per recuperare altri suoli, la Giunta proporrà al Consiglio comunale di destinare parte della zona boaria agli insediamenti produttivi. Praticamente si tratta di un’area di circa 30 mila mq., compresa tra la maglia G e la stalla sociale che sarà parte integrante della maglia F. Ma la novità più rilevante è il prezzo che dalle ufficiali 46.500 lire al mq. scenderà intorno alle 35.000, un taglio di oltre 10 mila che farà contenti molti. “Per le assegnazioni – ci ha detto Tammacco - ci sarà un bando ogni 30-40 giorni, per permettere un immediato insediamento delle imprese con un obiettivo particolare per gli artigiani. E’ nostra intenzione riservare un’area in cui gli artigiani possano realizzare un manufatto, una stecca divisa in locali di varie dimensioni a seconda delle esigenze dei singolo artigiani. A tal proposito attiveremo tutti gli strumenti che finanziano in conto capitale questo tipo di strutture”. Anche la questione della comunicazione è all’esame della Giunta. “L’idea – ci dice l’assessore- è di realizzare un Workshop, una giornata dedicata tutta alla comunicazione tra le istituzioni e tutto il mondo dell’impresa, da quella industriale a quella artigianale, sia in termini generali che settoriali, con il coinvolgimento dei giovani che vogliono avviare un’attività”. Novità anche per la Zona artigianale esistente. Con l’ultima assegnazione alla “Gisse Impianti”, tutta l’area risulta completamente assegnata, per un totale di 60 imprese tra pubbliche e private. Inoltre la zona subirà un restyling. Oltre alla sistemazione delle aiuole, è partita l’operazione “Cessione dei relitti” (che brutto nome). Si tratta di appezzamenti di terreni, singolarmente dell’ordine di qualche centinaio di mq. ma che complessivamente ammontano a circa 10mila mq., generalmente compresi tra i capannoni e le strade o i capannoni e i limiti perimetrali della zona artigianale. Aree quindi residuali al di fuori della lottizzazione dei suoli, utilizzate finora come ricettacoli di rifiuti di ogni tipo. Con questa operazione queste aree residuali potranno essere rilevate dalle aziende adiacenti per parcheggi o depositi all’aperto, con conseguenti benefici sia ambientali che per le casse comunali. Registriamo quindi un positivo attivismo dell’Amministrazione comunale, anche se non ci troviamo di fronte a vere e proprie novità. A partire dal prezzo: l’amministrazione precedente ha sempre indicato una cifra finale tra le 30-40mila lire al mq, come pure si era già parlato nel passato della “cessione dei relitti” e la limitazione della zona boaria. Questo per dire che l’Amministrazione comunale sta operando e con sollecitudine, senza inventarsi niente di sostanziale, su una strada tutta in discesa, solidamente costruita dalla passata amministrazione. In pratica, la nuova maggioranza ha trovato tutto pronto.
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