La notte dell'uomo, concerto a Molfetta per i popoli perseguitati di ieri e di oggi
Sabato 28 gennaio alle ore 20 nella Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico
MOLFETTA - Il gruppo musicale Suite, dopo il successo della rassegna natalizia, prosegue la sua stagione concentrandosi sull’impegno civile, in occasione della “Giornata della Memoria” che lo Stato Italiano celebra ogni 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, «…al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.» (Art. 1 Legge n. 211 del 20/07/2000).
Il gruppo musicale terrà infatti sabato 28 gennaio, alle ore 20, nella Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico in Molfetta l’iniziativa “La notte dell’uomo – Concerto per i popoli perseguitati di ieri e di oggi”, un percorso di musica e parole per riflettere sugli episodi che hanno sovvertito e continuano a sovvertire i valori e la dignità dell’umanesimo contemporaneo, nonché per fare memoria delle vittime innocenti di queste ignominie. L’occasione del ricordo dall’olocausto del popolo ebraico durante il secondo conflitto mondiale diviene opportunità per estendere il discorso a ciò che è adesso cruenta cronaca, dai caduti del terrorismo di ogni matrice agli immigrati morti nel Mediterraneo per sfuggire dalle guerre e dai soprusi delle dittature, tutte situazioni che determinano di fatto veri e propri genocidi.
Protagonisti della serata il M° Alessio Bellarte e Marta Totagiancaspro ai flauti, Donato Antonio Facchini al violoncello, Maria Preziosa all’oboe, Gianluca Soriano alla chitarra, il soprano M° Elena Sciancalepore e il Coro Suite. Pianista e direttore il M° Daniele de Palma. Musiche di de Palma, Haydn, Poulanc, Verdi. A guidare l’ascolto i testi scritti e declamati dal Prof. Mauro Luigi Albanese.