La Molfetta Hockey 2012 rinuncia per protesta alla Serie A2 e ad iscriversi alla Serie B
La squadra del presidente Pasquale Pisani in rotta con la Federazione (FIHP). L'iscrizione avrebbe comportato anche un impegno finanziario considerevole che la società non era in grado di affrontare
MOLFETTA - L’ASD Molfetta Hockey 2012, comunica ufficialmente di rinunciare al ripescaggio nel campionato nazionale di Serie A2 e contemporaneamente di rinunciare ad iscriversi anche al campionato di Serie B, dove avrebbe dovuto partecipare di diritto. L’iscrizione avrebbe comportato comunque un impegno finanziario considerevole che la società non era in grado di affrontare.
Le motivazioni di questa doppia e dolorosa rinuncia, le spiega direttamente il presidente del club biancorosso, Pasquale Pisani: «Quando ci hanno proposto il ripescaggio in Serie A2, molti mi hanno scoraggiato invitandomi a decidere con la testa e non col cuore. Mi ero comunque attivato per fissare alcuni appuntamenti per verificare la possibilità di condividere con alcuni partner commerciali questo nuovo progetto. Ma sia la Federazione che la Lega, mi hanno dato solo 48 ore per decidere. Ma come può una società decidere in così poco tempo un progetto che comporta un impegno finanziario di diverse decine di migliaia di euro?! Avevo chiesto una proroga di qualche settimana, anche considerando il periodo di ferie, ma è stato tutto inutile. A mio parere, tutto per favorire una società del Nord da noi battuta alle finali nazionali e interessata al ripescaggio. E’ una vergogna!!! Ho protestato pesantemente contro la Federazione Hockey e nel contempo, ho ritirato l’iscrizione al Campionato di Serie B. Nei prossimi mesi, ci dedicheremo ai nostri piccoli atleti e disputeremo i campionati giovanili Under-13, 15 e 17. Punteremo sul vivaio, coinvolgendo gli atleti più esperti provenienti dalla squadra senior. Purtroppo regolamenti obsoleti ci hanno impedito di verificare la possibilità di riportare in Serie A l’hockey a Molfetta. Mi spiace volevo provarci ma non mi è stato concesso».
Uno sfogo dunque amaro quello del presidente Pisani, che fa riflettere e che fa comprendere ancora una volta, quante difficoltà devono affrontare oggi le società sportive.