La Guardia di Finanza sequestra 19 centri accettazione illegali scommesse anche a Molfetta
BARI - Militari della Tenenza Guardia di Finanza di Molfetta, nel corso di una autonoma attività info-investigativa a contrasto al fenomeno delle scommesse illegali, hanno sequestrato a Molfetta, Trani, Bisceglie, Barletta, Ruvo di Puglia, Andria e Canosa di Puglia, 19 centri di accettazione illegali scommesse e denunciato 22 persone.
I finanzieri a seguito di pregressa attività investigativa suffragata anche da indagini tecniche hanno acclarato che presso 19 centri veniva svolta l'attività illecita di accettazione e raccolta di scommesse su eventi sportivi nazionali ed internazionali. infatti, all'interno del locale, venivano effettuate intermediazioni nella raccolta - per via telematica - di scommesse, senza le prescritte autorizzazioni, giocate relative ad eventi sportivi nazionali ed esteri e, sempre nello stesso locale, si riscuotevano le relative vincite.
L'attività investigativa ha dimostrato che presso tutti i 19 centri, in violazione alle prescrizioni imposte dai Monopoli di Stato , è posta in essere una attività di raccolta diretta di denaro da parte del titolare o degli eventuali preposti.
Si è altresì accertato l'utilizzo di conti di gioco intestati a terze persone se non addirittura al titolare medesimo del centro, in tal modo venendo perfettamente in rilievo l'ipotesi della intermediazione disattendendo in tal modo all'obbligo di identificazione del giocatore che pertanto è posto al sicuro da eventuali indagini idonee a risalire alla sua persona con conseguenze evidenti qualora si tratti di soggetto pregiudicato.
I prodromi dell'attività investigativa consentivano di ipotizzare in capo ai titolari dei 19 centri ipotesi di reato di cui alla Legge 401/89 e D.Lgs 385/93 (intermediazione finanziaria).
Il p.m. inquirente, Dr.ssa Carmela Bruna Manganelli Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale di Trani, richiedeva l'emissione di provvedimenti di misura cautelare reale che venivano disposti dal G.I.P. del Tribunale di Trani in pregiudizio dei titolari dei 19 centri.
Pertanto le Fiamme Gialle, nella giornata di sabato 07 giugno avvalendosi anche della collaborazione di pattuglie di militari del Gruppo Pronto Impiego di Bari, della Compagnia di Barletta e Trani nonché della Tenenza di Andria hanno proceduto a dare esecuzione ai citati provvedimenti.
Nel corso dell'attività hanno proceduto al sequestro di nr. 79 personal computer (comprensivi di relativa tastiera et mouse); nr. 91 monitor; nr. 123 “card” prepagate: nr. 33 modem per il collegamento internet; nr. 657 ticket scommesse vincenti; nr. 19 contratti di affiliazione tra i punti di commercializzazione scommesse e i concessionari; nonché una somma di € 1.439,00 quale provento illecita attività ludica.
Si rinvenivano, inoltre, diverse ricevute attestanti l'avvenuta scommessa e/o la relativa vincita unitamente a documentazione varia, a comprova della palese violazione della normativa vigente nello specifico settore.
L'operazione costituisce il primo passo diretto a bloccare l'accesso telematico agli operatori privi di concessione o autorizzazione di contrastare gli effetti distorsivi di una concorrenza sleale attraverso la tutela di tutti quegli operatori nazionali ed esteri i quali avendo ottenuto le necessarie concessioni od autorizzazioni ed avendo conseguentemente sostenuto rilevanti investimenti si trovano ormai da tempo ad operare sul mercato in posizione di svantaggio oggettivo e ingiustificato rispetto ad operatori non sottoposti ad alcun tipo di regolamentazione controllo e prelievo fiscale.
Peraltro, non può sottacersi come, accanto ad elementi di pericolosità sociale, il gioco illegale sia in grado di alimentare (e questo, purtroppo, è ben più di un rischio teorico o futuro) fenomeni di riciclaggio e di usura, senza dimenticare che esso può contribuire alla fuoriuscita di capitali, in tal modo sottraendo risorse alla collettività per parecchie centinaia di milioni di euro all'anno di sole imposte.
I responsabili dei 19 centri sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria, per violazione alla Legge 401/89 e succ. mod. e integrazioni intesa quale attività organizzata al fine di accettare o raccogliere o comunque favorire l'accettazione o in qualsiasi modo la raccolta, anche per via telefonica o telematica, di scommesse di qualsiasi genere da chiunque accettati in Italia o all'estero e al D.Lgs. nr. 385/93 e succ. mod. e integrazioni più noto come testo unico bancario (intermediaione finanziaria).