La Guardia di Finanza di Molfetta scopre una presunta truffa ai danni del Comune nella gestione del centro anziani e dei servizi ai disabili
Sequestrato un immobile di proprietà della GEA cooperativa sociale di Bari per un valore di oltre 450 mila euro. Informazione di garanzia nei confronti di tre soggetti
MOLFETTA - La Guardia di Finanza di Molfetta, con l'operazione "anziani soli", ha scoperto una società appaltatrice del Comune, la cooperativa GEA, che avrebbe introitato illecitamente denaro pubblico, per servizi resi alla collettività non a regola d’arte.
Sembra solo uno dei numerosi casi di mala gestio delle risorse pubbliche che sovente ricorrono al giorno d’oggi. Ma questa volta, lo scenario che ne viene fuori è reso ancor più triste dalle vere vittime delle condotte truffaldine, ovvero anziani e portatori di handicap.
E’ quanto scoperto a Molfetta, dove le Fiamme Gialle, nell’ambito dei servizi svolti a tutela della spesa pubblica, hanno eseguito indagini di p.g. delegate dalla Procura di Trani, durate oltre un anno, finalizzate ad acclarare illecite condotte tenute dai responsabili della Gea, cooperativa sociale privata di Bari, che gestiva due locali centri assistenza, rispettivamente uno per anziani e l’altro per disabili. In particolare, dalla minuziosa analisi della copiosa documentazione acquisita, condotta anche con l’ausilio di un consulente tecnico nominato dalla Procura, veniva appurato che dal 2008 al 2013, la cooperativa GEA, con artifici e raggiri, provocava un ingiusto danno, quantificato in € 473.576,02, alle casse del prefato Ente Comunale introitando regolarmente quanto dovuto in forza di n. 2 contratti di appalti aventi ad oggetto, rispettivamente, la gestione dei servizi integrati socio-assistenziali del centro anziani ed i servizi di assistenza ed integrazione sociale a favore dei portatori di handicap. La condotta delittuosa si sostanziava nell’omettere di comunicare al Comune l’assenza e/o la sostituzione temporanea per malattia/maternità delle previste figure professionali (psicologi, fisioterapisti, educatori, autisti accompagnatori, ecc.) senza restituire le corrispondenti somme di denaro, non dovute, attribuite alle singole figure professionali assenti con il conseguimento di un illecito profitto con grave inadempienza del servizio appaltato ed in difformità agli obblighi contrattuali previsti fornendo un servizio per quantità e qualità difformi cagionando, altresì, un turbamento del regolare funzionamento delle due strutture comunali.
Nella vicenda della presunta truffa sarebbe rimasto involontariamente coinvolto un dipendente comunale, il quale, nella qualità di Responsabile Unico del Procedimento e referente tecnico del Comune per l’”Area Anziani” era indotto in errore nell'attestare la regolarità e l’efficienza dei servizi presso le due strutture. Quindi, all’esito delle indagini, il G.I.P. del Tribunale di Trani emetteva un decreto di sequestro preventivo “per equivalente” di un immobile di proprietà della cooperativa in rassegna fino al valore dell’illecito profitto pari a € 473.576,02. Nei confronti dei due amministratori pro-tempore della cooperativa sociale e del dipendente comunale le fiamme gialle molfettesi procedevano alla notifica di un’informazione di garanzia per i reati di cui agli artt. 356 (frode nella pubblica fornitura e/o inadempimento contrattuale), 640 comma 1 e 2 punto 1) (truffa aggravata ai danni del Comune di Molfetta), 340 (interruzione di pubblico servizio), 323 (abuso d’ufficio) e 479 c.p. (falsità ideologica commessa dal Pubblico Ufficiale in atti pubblici).