La Giovane Italia di Molfetta attacca il PD molfettese
L'offensivo e ingerente comunicato dei giovani di destra che di richiamano al fascismo
MOLFETTA - Il gruppo di destra "Giovane Italia" attacca Guglielmo Minervini e il Pd con un delirante comunicato stampa che punta a denigrare gli avversari (intitolato il "golpe nel Pd molfettese", usando un termine caro alla destra), con lo stile di chi non ha argomenti e, di fronte al fallimento della giunta Azzollini, si scaglia contro gli avversari politici in modo offensivo confermando il suo servilismo al senatore. Peccato che i giovani di destra non abbiano spina dorsale e preferiscano rinunciare alla propria libertà in cambio di qualche piatto di lenticchie.
Pubblichiamo il comunicato, anche se contiene affermazioni offensive poco civili che non possono essere condivise, per obiettività e per far conoscere ai cittadini di Molfetta il basso livello raggiunto da una destra che, si richiama al fascismo anche nei suoi simboli (la nefasta, nostalgica fiamma mussoliniana dei missini vergognosamente associata al glorioso nome del movimento risorgimentale repubblicano di Mazzini) e, incapace di governare, difende il nulla, con squallide attribuzioni che denotano scarsa cultura e incapacità di elaborazione politica, al di fuori di un desiderio di autoritarsmo e soppressione del confronto politico, ingerendosi perfino nella vita interna di altri partiti.
Ecco il comunicato dei giovani di destra:
«Guglielmo Minervini e i suoi azzeccagarbugli ancora una volta fanno una magra figura. Nella nostra Molfetta che doveva rappresentare il loro feudo elettorale, la "mozione Minervini" e la mozione Franceschini sono state rovinosamente battute nonostante l'assessore alla trasparenza abbia riempito le sue liste di delegati molfettesi. La loro mozione ha raccolto ben 106 voti in meno della mozione Blasi (996 preferenze), sindaco di una città lontana del basso Salento. Molfetta è stanca di un'opposizione che nulla propone alla città ma si preoccupa esclusivamente di denigrare l'ottimo operato della amministrazione comunale. Si può aggiungere che Guglielmino con il suo misero 20% è stato perfino scavalcato dal sindaco sceriffo Emiliano a livello regionale: il principino è stato spodestato e con lui tutti i suoi avvocati e i piccoli "noi camerieri democratici".
Pur godendo del voto disgiunto Minervini ed il suo segretario Abbattista sono stati trombati dalla città di Molfetta. E ha ragione lo stesso Abbattista quando dice che la coda fuori alla sede del PD è segno di ricerca della democrazia; ma è da precisare che la gente ha una voglia "democratica" di cambiare le carte in tavola: trovare un leader serio per un'opposizione seria sia a livello locale che nazionale.
Dai 2107 votanti che hanno bazzicato le urne del PD è chiaro che la città non ha confermato Minervini e Abbattista, ma chi sono i vincitori? Chi è il promotore della mozione Blasi? Ci si aspetta adesso di vedere salire in cattedra il vero leader, ci si aspetta una rivoluzione del sistema. E ce lo auguriamo pure noi della Giovane Italia (coordinamento dei giovani del centro-destra), nella speranza di avere una sinistra finalmente organizzata e propositiva, perché le parole sono buone solo se seguite dai fatti! ».