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La Festa dell'Azione cattolica ragazzi diocesana a Terlizzi
25 settembre 2009

MOLFETTA - L'Azione Cattolica Ragazzi della Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi fa festa. Gli educatori festeggeranno oggi alle 20.30 nei locali della parrocchia Santa Maria della Stella in Terlizzi. Questo evento segnerà l'inizio delle attività associative annuali per tutti gli educatori dell'Azione Cattolica della diocesi. L'Acr è un'articolazione dell'Azione Cattolica che mira alla formazione dei ragazzi dai 4 ai 14 anni, fornendo loro le basi per essere protagonisti del proprio cammino di fede. L'Azione Cattolica Ragazzi opera a livello parrocchiale e diocesano. Quattro le fasce di età seguite dagli educatori giovani e adulti: 4-5 anni, 6-8, 9-11, 12-14. Amicizia, accoglienza, ascolto dell'altro, incontro con le famiglia e con la comunità sono i cardini della proposta educativa.
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Non sono più un ragazzo e nemmeno dell'Azione Cattolica. Educare "i più piccoli" non vuol dire "indottrinarli": dovrebbe voler dire insegnare loro ad essere responsabili delle proprie azioni, a rispettare la natura in tutte le sue manifestazioni di diversità, scegliere con consapevolezza e con libertà d'animo, senza paure di punizioni che sono al di là delle proprie convinzioni, in fede. Nessuno è portatore di verità assolute. Io, piccolo ragazzo dell'Azione Cattolica, indottrinato a credere senza speranza alcuna di vedere il mondo in tutte le sue naturali manifestazioni e liberi pensieri, al momento dell'impatto alla vita che il"caso" volle affidarmi, mi ritrovai nudo come un novello Adamo. Piano, piano, mi sono vestito con abiti in tessuti scelti con la mia capacità umana di ragionamento e con animo libero. Credo di essere molto più religioso di quando credevo in una religione, che mi limitava nella mia stessa coscienza. Ora sono più responsabile delle mie azioni e riesco a riconoscerle buone e cattive più di quanto non riuscissi a farlo prima, quando ero un ragazzo dell'Azione Cattolica. Credo in un Dio Universale: un Dio la cui grandezza sta nell'aver lasciato libero l'uomo di scegliersi il proprio destino con responsabilità e coscienza. Non indottriniamo i piccoli. La Storia insegna che l'indottrinamento porta all'incapacità di capire l'altro, il diverso. Quel diverso uguale a noi, meritevole di rispetto, la cui convivenza è indispensabile per vivere una vita serena nelle sue vicende dolorose, gioiose, a volte inconsapevoli dettati dal caso e dagli avvenimenti naturali di processi evolutivi e involutivi. Eterna la vita, nel suo ciclo di vita e di morte. Sono stato anch'io un ragazzo dell'Azione Cattolica.


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