La Destra all'attacco dei rappresentanti molfettesi alla Regione: Minervini e Visaggio
MOLFETTA – 7.1.2006
"Alleanza Nazionale - Destra sociale Molfetta" e il Circolo Area "Von Bismarck" di Molfetta vanno all'attacco degli esponenti molfettesi alla Regione: l'assessore Guglielmo Minervini della “Margherita” e il consigliere Franco Visaggio del “Nuovo Psi” da poco traghettato dal centrodestra a Molfetta al centrosinistra alla Regione e quindi trasformatosi subito nel nemico da combattere per i giovani della destra.
In una nota inviata a “Quindici” il dott. Pietro Mastropasqua, dirigente provinciale di Alleanza Nazionale preannuncia un volantinaggio per questa sera “per protestare contro la Regione Puglia e i consiglieri regionali molfettesi. Oggetto della protesta: sede ASL, Fiaccola Olimpica e Porto.
In un solo mese la nostra comunità cittadina ha subito tre "smacchi" dalla Regione Puglia, anzi due e mezzo, per la precisione: uno ci auguriamo che venga scongiurato!
Ma andiamo in ordine.
Partiamo dalla scelta di stabilire la sede amministrativa della nuova Asl Ba/2 a Giovinazzo. Non comprendiamo come tale scelta possa aver ricevuto il placet dalla Regione! Molfetta è la città più ricca, più popolosa, più importante, oltre che meglio situata dal punto di vista viario, rispetto a Giovinazzo, Palo del Colle, Terlizzi, Corato, Bitonto, Ruvo.
Al di la del campanilismo, la cosa ci sembra lapalissiana!
Il Sindaco Minervini ha combattuto fino alla fine, ma inutilmente. Probabilmente con l'appoggio convinto dell'Assessore Guglielmo Minervini e del Consigliere regionale Visaggio un risultato positivo per Molfetta si sarebbe potuto ottenere, tenendo presente, oltretutto, della "forza" politica dei due.
Le ragioni di questo disinteresse? L'ideale sarebbe chiederlo ai due consiglieri! Noi possiamo ipotizzare: un reale disinteresse per Molfetta o una qualche "cambiale" elettorale o un qualche interesse legato a Giovinazzo oppure che, in vista delle elezioni, non si volesse far vincere la battaglia alla Giunta di centrodestra. Chissà, la politica ha spesso delle logiche incomprensibili che possono andare a danno anche della Città e dei cittadini!
Ancora, l'altro giorno siamo venuti a conoscenza del percorso della fiaccola olimpica nella nostra provincia. Meravigliati prima, abbiamo poi collegato il "filo rosso" che lega il giro nel nord-barese della fiamma nel suo viaggio verso Torino. Partita da Bari la fiaccola raggiunge Terlizzi, città famosa per i fiori e per le ceramiche (non certamente per lo sport né per le sue strutture sportive), poi Ruvo, fino a Barletta.
Probabilmente Nichi ha voluto fare un regalo a Terlizzi, la sua città.
Potremmo anche capire, ma penalizzare una città come Molfetta che ha squadre ai vertici dello sport regionale, ha una campionessa olimpica, ha strutture di livello regionale, ha arbitri nella massima serie calcistica ed ha un passato sportivo rilevante, ci sembra veramente senza logica. Poi se pensiamo che dopo Terlizzi la fiamma passa da Ruvo e Barletta (città rossa governata da un diessino), saltando Trani e Bisceglie allora il dubbio che il percorso prescelto è stato fatto in base ai colori politici delle amministrazioni (o inimicizie) diviene una realtà.
Infatti Molfetta e Trani sono governate dal Polo, Bisceglie da un sindaco di un partito comunista in rotta con Vendola. Quante combinazioni!
Preferiamo lasciare ai molfettesi il giudizio sull'Assessore allo sport Minervini che non ha voluto la Fiamma olimpica a Molfetta facendo perdere alla città un occasione per promuovere gli sportivi molfettesi e la Città stessa.
Forse ha voluto premiare solo le giunte rosse (Barletta e Terlizzi) e le città commissariate (Ruvo) in cui bisogna votare in primavera?
"Pensare male è peccato ma quasi sempre ci si azzecca", diceva un politico saggio.
Per ultimo, ma di grande importanza per Molfetta, c'è la questione Porto. La speranza di tutti è che tale questione non diventi un caso di "cattiva amministrazione", visto che da circa sei mesi il piano regolatore del porto è ancora nei cassetti della Regione Puglia in attesa del decreto di approvazione. È una semplice presa d'atto dovuta, una "firmetta" per cui si spera, per Molfetta, di non dover attendere troppo.
I cinquanta milioni di euro che il governo di centrodestra ha stanziato per il Porto di Molfetta, sono lì, in tesoreria comunale, in attesa di essere spesi. L'assessore Guglielmo Minervini in un'intervista ha garantito che in poche il settimane il Prg sarebbe stato approvato dalla Regione. La nostra speranza è che i tempi non siano biblici. Per ora, ci spiace dirlo, ma sono passati quasi due mesi dall'intervista e non è stato fatto ancora nulla. I maligni continuano a dire che prima delle elezioni non ci sarà alcuna firma ("è un classico della politica", ci ripetono). Alcuni giornalisti vicini alla sinistra parlano di "approfondimenti" in corso.
Noi speriamo che la correttezza e l'interesse dei cittadini vengano prima di ogni altra considerazione!
Ci affidiamo al buon senso e all'onestà politica di Guglielmo Minervini, dell'Assessore all'Urbanistica, oltre che di Vendola. Non vorremmo "pensar male" anche in questo caso”.