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La Città della Moda pronta ad aprire per il 23 settembre
04 giugno 2005

MOLFETTA – 4.6.2005 Sono numeri da far girare la testa quelli che riguardano la “Città della Moda”, presentati ufficialmente questa mattina nel corso di una conferenza stampa (curiosamente aperta a tutta la popolazione ed annunciata da manifesti affissi per le strade, tanto che ad un certo punto non si capiva più bene se si fosse ad un dibattito pubblico, ad un comizio o realmente ad un confronto con gli organi di informazione!) cui hanno partecipato il dott. Giuseppe Taini, amministratore delegato della società Fashion District, il sindaco Tommaso Minervini e l'Assessore al Commercio, Pino Amato (nella foto, da destra). E' stato l'a.d. della società bresciana che sta realizzando la struttura e che la gestirà a snocciolare i dati che la riguardano: la “Città della Moda” a regime (e cioè quando saranno realizzati, oltre alla galleria commerciale, anche il Multiplex ed il Parco Tematico) occuperà una superficie complessiva pari a circa 340.000 mq, dei quali circa 32.000 saranno per il solo Outlet che ospiterà 130 negozi monomarca, dedicati alle più prestigiose griffe della moda che lì venderanno i capi di abbigliamento delle ultime collezioni. Ci sarà poi un “Multiplex” diviso in due piani: al piano terra uno spazio ricreativo con sale-giochi, bowling ed aree dedicate alla ristorazione, mentre al piano superiore saranno realizzate 12 sale cinematografiche (all'inizio ne erano previste 10) dalla capienza complessiva di 2000 posti, gestite dalla CineStar, società che fa capo al medesimo gruppo e che già amministra una analoga struttura ad Andria. L'investimento complessivo è di circa 135 milioni di euro (“tutti rigorosamente privati” ha tenuto a precisare, non senza una punta di orgoglio, il dott. Taini) ed a lavori completati la struttura occuperà complessivamente circa 1.000 unità tra addetti alle vendite, addetti alla ristorazione e personale per la pulizia e la sicurezza della struttura. Il flusso di visitatori previsto si aggira intorno alle 3 milioni di unità all'anno, evidentemente tutte attratte da questa innovativa forma di distribuzione commerciale su larga scala, in grado di integrare lo shopping vero e proprio con una serie di attività collaterali legate al tempo libero ed alla ristorazione. Per quanto concerne i tempi, il discorso si fa un po' più complesso dal momento che sono previste diverse fasi: il 22 settembre sarà inaugurata la galleria commerciale (che verrà aperta al pubblico il giorno successivo) “con una grande manifestazione – ha annunciato il dott. Taini – che sarà soprattutto una occasione di festa per la cittadinanza”; per aprile del prossimo anno aprirà il Multiplex, per il quale i lavori sono già stati appaltati e dovrebbero partire a breve, mentre per la prossima primavera (e quindi al massimo entro il 21 giugno) dovrebbe essere inaugurato il Parco Tematico, all'interno del quale ci saranno una serie di attrazioni dedicate in maniera specifica alle famiglie ed alle giovani coppie con bambini e particolare importanza assumerà una vasta area dedicata alla balneazione. L'amministratore della Fashion District ha tenuto a precisare che “fino a questo momento la tempistica attesa è stata rigorosamente rispettata e non c'è ragione di credere che le cose possano cambiare nel futuro”. Per quanto riguarda il corso di formazione previsto per 250 giovani disoccupati o inoccupati che volessero diventare sales promoter (addetti alle vendite), Taini ha specificato che questa è un'attività di servizio che la Fashion District mette a disposizione delle aziende che si insedieranno all'interno della galleria commerciale, specificando che quindi il corso non implica assolutamente una automatica assunzione per coloro che vi parteciperanno (pur rappresentando comunque un titolo che non potrà non essere valutato), anche in considerazione del fatto che, comunque, l'eventuale assunzione del personale non spetta alla Fashion District ma alle singole aziende che saranno ospitate dall'Outlet. La Fashion District provvederà solo ad organizzare e gestire questo corso (con il patrocinio del Comune di Molfetta che metterà a disposizione dei locali per consentirne la realizzazione) e lo stesso Taini ha precisato che “saranno seguiti i criteri della più assoluta trasparenza e professionalità in tutte le procedure che riguardano questa vicenda, in modo da evitare qualsiasi pericolo, a partire dalla selezione dei curricula di coloro che invieranno le richieste per poter partecipare”. Si è anche appreso che a pochi giorni dalla pubblicazione del bando (scaricabile dal sito del Comune, all'indirizzo www.comune.molfetta.ba.it) le domande sono già oltre 250, ed il termine ultimo per presentare richiesta di partecipazione al corso è fissato per il prossimo 9 giugno. Fin qui quel che riguarda la Fashion District, ma non si può tacere (come magari qualcuno vorrebbe…) la dura presa di posizione assunta pubblicamente, durante la conferenza stampa, da Mauro Panunzio, presidente dell'associazione Molfetta Shopping che riunisce circa 120 aziende commerciali della città. Obiettivo del suo affondo non tanto la Fashion District che è un'azienda privata ed in quanto tale fa gli investimenti che ritiene più opportuni, ma l'Amministrazione comunale, rea, stando a quanto dichiarato dal rappresentante dei commercianti, di non aver fatto nulla in questo periodo per proteggere un settore tanto importante per l'economia della città, quale è il commercio. “Non c'è nessuna attenzione – ha attaccato Panunzio – per le aziende commerciali locali. Molti negozi a Molfetta stanno chiudendo anche a causa della stagnazione che colpisce la nostra economia, ed io mi chiedo: quanti ancora faranno la stessa fine dopo l'insediamento della Città della Moda? Come possiamo noi competere con un 'gigante' del genere che ci fa una concorrenza che definirei 'sleale', viste le diverse dimensioni? I commercianti di Molfetta sono destinati ad essere tagliati fuori dal mercato ed in tutto questo l'Amministrazione che ha fatto? Nulla. Sono mesi che chiediamo un tavolo di concertazione attorno al quale possiamo sederci tutti, noi, il Comune ed i rappresentanti della Fashion District, in modo da trovare delle soluzioni che ci consentano di andare avanti, ma non ho mai avuto nessuna risposta, a dimostrazione del fatto che non c'è nessuna sensibilità per i nostri problemi. Noi – ha concluso il presidente Panunzio – siamo scoraggiati e scontenti e per questo, come associazione, dichiariamo ufficialmente lo stato di agitazione del comparto del commercio”. Giulio Calvani
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