La calata dei "verginelli". Maniglio (Ds) risponde all'opposizione
BARI – 27.9.2005
"L'opposizione insiste nell'arrampicarsi sugli specchi. Questa volta si sono messi in sei a scrivere il solito comunicato inutilmente polemico contro la giunta Vendola. Così il presidente del gruppo dei Ds, Antonio Maniglio (nella foto) risponde alle "accuse" lanciate dai gruppi di minoranza.
"Proprio sulla sanità si può misurare l'atteggiamento schizofrenico del centrodestra: prima hanno strillato con lo spoil system, poi quando hanno visto che nelle nomine dei direttori generali sono stati recuperati manager nominati dal precedente governo hanno cambiato registro. Oggi, venuto meno lo spoil system, ci si indigna per un presunto accordo tra le forze di governo su direttori sanitari e amministrativi e su una altrettanto presunta intesa tra i partiti del centrosinistra".
"E' bene che gli amici del centro destra, a prescindere dall'oggetto nomine, se ne facciano una ragione: nel centro sinistra non c'è un leader onnipotente e onnipresente che pensa per tutti e decide per sé. E se la CdL è ancora affezionata al "modello Fitto" se lo tenga ben stretto. L'Unione, al contrario, è una coalizione larga e plurale, con partiti e movimenti che non servono solo a portare voti in campagna elettorale. Certo, è necessario essere vigili ed evitare di replicare gli errori madornali del centrodestra, ma questa calata di novelli verginelli della politica che giocano a scandalizzarsi perché i partiti s'incontrano è esilarante".
"La verità è che il centrosinistra sta creando i presupposti per costruire una sanità a misura delle persone e nell'interesse dei pugliesi. Abbiamo iniziato abolendo il ticket per i redditi fino a 22 mila euro, sbloccando le assunzioni per il personale sanitario, cominciando a spostare risorse sulla medicina territoriale, ridisegnando la nuova rete ospedaliera per recuperare, sulla base dei parametri della conferenza Stato-Regioni, i circa 1900 posti letto in meno che ci sono in Puglia. Su questo saranno valutati i nuovi manager della sanità e non nel loro grado di subordinazione al potere politico. Alcuni di quelli nominati da Fitto (e dagli altri cinque) sappiamo che fine hanno fatto. Anche per questo una maggiore sobrietà nei toni da parte dell'opposizione non guasterebbe!"